Intervista del 15 febbraio 2009
Condizione molto rara: che effetto fa avere due ex sindaci nella stessa famiglia?A noi non fa nessun effetto. Io e mio marito siamo stati sicuramente dei protagonisti della politica a Striano. Per quanto mi riguarda bontà di chi mi ha proposto una prima volta e dei i cittadini che poi mi hanno dato fiducia una seconda volta. Sono ancora oggi onorata di questo consenso. Tra me e mio marito non esistono notevoli differenze anche se talvolta ci sono degli scontri perchè non sempre vediamo le cose allo stesso modo, questo però ci arricchisce. Il confrontare idee diverse è sempre molto importante, anche se talvolta sfocia in qualche scontro.
Da quando è lontana dalla politica attiva?
Dopo che ho smesso di fare il sindaco nelle mie amministrazioni. Ho voluto mettermi un po’ da parte perché avevo necessità di guardare dentro di me e guardare dall’esterno il mio operato anche per poter giudicare quanto avessi fatto bene e quanto male. Quando si è troppo coinvolti a livello amministrativo e politico arriva anche il momento in cui si deve fare un po’ di riflessione. Guardare le cose dall’esterno rende più coscienti di quello che si e’ fatto e di quello che si poteva fare, perchè sicuramente si poteva fare di più.
Più che suo marito, il professore Rendina, quanto ha inciso nelle sue scelte politiche?
Il professore Rendina, nonché mio marito, mi critica, ma non mi ha mai imposto nulla. Siamo stati sempre delle persone completamente diverse, non sempre abbiamo visto le cose allo stesso modo, ed ognuno di noi ha seguito il suo percorso dentro e fuori dalla politica.
Tutte le persone che abbiamo incontrato ed a cui abbiamo chiesto un’ opinione sul suo operato da sindaco, hanno espresso parole di elogio. Come giudica queste valutazioni?
Sono stati molto buoni con me. Forse il tutto è da attribuirsi alla stabilità che ha contraddistinto le mie amministrazioni, per questo hanno giudicato positivamente i miei mandati. La stabilità è uno degli elementi fondamentali per dare un impulso alla vita politica ed amministrativa. Per la prima volta a Striano si verificava una continuità di otto anni e mezzo.
Tutti hanno descritto cose positive rispetto ai suoi mandati; se lei invece dovesse evidenziare delle note negative?
Forse personalmente posso rimpiangere il fatto di essere stata troppo poco tra la gente e non ho fatto neppure cose molto visibili. Quando sono arrivata io ad amministrare, c’erano dei problemi che interessavano da troppo tempo il paese, ed era arrivato il momento di risolverli. Ricordo gli espropri, il problema dell’acquedotto, il problema della scuola materna a via Risorgimento. Queste problematiche hanno assorbito molte energie. Ricordo che nell’ultimo mia mandato amministrativo l’ex sindaco Pellegrino chiese di occuparsi del problema legato all’acquedotto, poi diede le dimissioni e risolvemmo comunque la questione con il supporto della segretaria e dopo snervanti incontri anche a Torre Annunziata.
Ha appena citato il cav. Pellegrino. E’ vero che il voto è segreto, ma ci può dire se è stata una sua simpatizzante alle ultime elezioni?
No, non sono stata una sua simpatizzante. Mio marito si, io no!
Quindi anche in questa circostanza avete fatto delle scelte differenti?
Si stiamo facendo sempre delle scelte differenti. Tullio Rega ha affermato che io ho partecipato al corteo del cav. Pellegrino dopo la vittoria delle elezioni, ma io non c’ero, fu mio marito a partecipare accompagnato da nostra figlia.
Ad oggi lei risulta essere tesserata nel partito democratico, a che punto sono i lavori secondo lei?
Secondo me c’è ancora un po’ di confusione. Forse si è partiti anche male. Non ho seguito benissimo tutte le fasi, ad onor del vero. Ho parlato qualche volta con la dottoressa Sosto con cui ho avuto dei confronti durante i quali mi ha chiesto un maggiore coinvolgimento, ma anche questa volta ho fatto una scelta un po’ particolare appoggiando dall’esterno, comunque sarei contenta se il partito si rifondasse. Io ci sono rimasta malissimo, quando alle ultime elezioni il partito, dalla sera alla mattina, si è sfasciato completamente; una lista che era quasi completa è improvvisamente svanita.
Cosa c’è stato dietro il fallimento di quella lista?
Sicuramente qualche giochetto.
Si parla sempre di giochetti … ma non e’ proprio possibile svelare quali siano in modo da stroncarli definitivamente?
Si possono comprendere e stroncare. Io spero che questo nuovo direttivo riesca a farlo. Anche chi afferma di essere sempre impegnato nella politica per fare il bene del paese, alla fine non dice il vero. Dovrebbero un po’ tacciare di millantato credito queste persone. Il voler esserci per forza e soprattutto con i vincenti, è questo che fa cadere tutto. E’ giusto che il partito debba proporsi di vincere alla prossime elezioni, ma non è detto che per vincere non si possa fare pulizia all’interno del partito stesso ed avere una continuità con quello che si dice. Anche nel fallimento di cui parlavamo prima, c’è da riscontrare un comportamento di mancata coerenza e tale atteggiamento ha spaventato alcune persone che si sono allontanate. A me è dispiaciuto molto che la professoressa Anna Pumpo, allora non sia rimasta anche a combattere contro i mulini a vento. Per come la vedo io, anche se devo andare in contrasto con tutti, devo portare avanti la mia idea. Secondo il mio parere, lei con qualche altra persona all’interno del partito, doveva rimanere! Se la professoressa Pumpo dovesse decidere di rientrare nel partito, la cosa mi farebbe assolutamente piacere. C’e’ bisogno di persone che ci credano veramente e che siano lontane da certi schemi.
Certo che parlare di pulizia nel PD ancora prima che si proponga agli elettori, fa un certo effetto, significa quasi che le radici attingono in cattive acque…
Il problema del partito democratico è da attribuirsi alla presenza di un candidato a sindaco fin dall’inizio. Questa è la cosa che non mi piace. Bisognava costruire un progetto ed intorno a questo progetto trovare le persone che avessero potuto portare avanti questo progetto.
Lei fa riferimento alle ambizioni mai celate da Enzo Coppola?
A dir il vero, Enzo Coppola ha detto da sempre che vuole essere candidato a sindaco anche perchè puo’ vantare cinquecentotrentotto voti e deve fare il sindaco. Onestamente questo non lo condivido, pero’ il suo è un atteggiamento legittimo, c’è soltanto da capire chi gli va dietro, perché io posso anche dire che sono la migliore di tutti, ma devo anche dimostrare di essere capace di coagulare, di trovare qualcuno che con me ci creda.
Paradossalmente, Enzo Coppola, pur vantando tanti voti, risulta essere l’elemento disgregante?
Potrebbe essere un elemento disgregante all’interno del partito, perchè da quello che ho saputo non tutti, lo accettano come sindaco.
Secondo lei il partito come sta affrontando questa vicenda, in modo diretto o si sta tergiversando?
Si sta tergiversando! Sempre questo accade, perchè noi siamo molto bravi a farci del male.
Nella riunione di questa mattina, il segretario del PD, il prof. Antonio Argento, ha posto come limite per la definizione di un percorso da seguire: eventuali apparentamenti, altri quindici-venti giorni, lei come vede il futuro della coalizione?
Non basteranno quindici giorni per definire le questioni; tra quindici giorni tutti continueranno a non essere chiari. Appunto questa mattina, Coppola ha dichiarato che poi farà i nomi di chi sta facendo il doppio gioco, partecipando a riunioni a destra ed a manca. Questo è quello che non va! Perchè non essere chiari? La politica a Striano è stata sempre condita ed arricchita da queste “riunioni” : quelle di partito e quelle notturne nelle case private. Proprio nel PD è accaduto questo: mentre la sera si era giunti alla costituzione di una lista, la stessa notte una candidata ha partecipato ad un’altra riunione. Se io seguo una linea, devo essere prima coerente con me stessa e poi con il gruppo di cui faccio parte.
Perché secondo lei viene meno questa coerenza?
Per il protagonismo!
Soltanto?
Si, fondamentalmente solo per questo. Non si vuole mai essere anche l’ultimo candidato.
Lei ripete quanto stamane ha dichiarato l’architetto Aristide Rendina , cioè che lui sarebbe pronto a fare il sedicesimo…
Si, ma lui l’ha detto in modo provocatorio, secondo il mio punto di vista.
Chi, secondo lei, dovrebbe prendere le redini della questione nel PD e tentare di risolverla?
Dovrebbe essere il segretario.
Dovrebbe farlo oppure lo sta già facendo?
Non lo so perché io non faccio parte del direttivo.
Si ma da iscritta, qual’ è la sua impressione?
Secondo il mio parere il segretario vuole anche affrontare e risolvere la questione, ma non credo ci riesca. Speriamo che questi giovani che sono con lui siano anch’essi coerenti e riescano ad apportare i correttivi giusti.
Se invece guardassimo in casa d’altri … Antonio Del Giudice si è già proposto come candidato a sindaco. Questo bruciare le tappe, è un vantaggio o uno svantaggio?
Non credo sia un vantaggio. Penso che abbia raggiunto quello che voleva e cioè essere candidato a sindaco. Bisogna adesso valutare la composizione della lista, del progetto paese.
Come giudica il fatto di avere una persona, non scelta da un assemblea, a cui doverne aggregare delle altre?
Voglio sperare soltanto che tale scelta non sia stata frutto di un’ esigenza dell’associazione politico-culturale a cui lui si e’ prestato pur di essere il candidato a sindaco.
Invece per quanto riguarda rinnovamento democratico che proprio stamane ha aperto i battenti, che idea ha in merito?
Ci sono molte persone che conosco bene, per i trascorsi nelle mie amministrazioni; sono delle persone che sanno il fatto loro. Io non so alla fine chi sarà il candidato a sindaco, suppongo che sia Tullio Rega, a meno che non ci sia qualche cambiamento improvviso. Bisognerà poi vedere chi saranno le persone con cui condivideranno il percorso politico. Tullio è una persona molto intraprendente, molto decisa, che si espone molto.
Tullio Rega, come lei precisava prima, ha amministrato al suo fianco, quindi avete fatto bene insieme…
Io mi son trovata sempre bene con Tullio e con tutti i consiglieri e gli assessori. Abbiamo sempre ragionato sui problemi ed alla fine abbiamo sempre deciso insieme. Quando sentivo dire delle cose in merito alla giunta Del Giudice di cui Tullio Rega e Santolo Sorvillo hanno fatto parte, rimanevo perplessa, perché per quanto mi veniva riferito, quasi non li riconoscevo.
Ha provato a giustificare questa loro “mutazione” ?
Suppongo un po’ perchè non c’era molto confronto e ragionamento sui problemi che affrontavano, ma forse anche perché avevano raggiunto troppa sicurezza.
Provo a farle una previsione ed allo stesso tempo provocazione, magari a lei non molto gradita : il PD non riesce a risolvere le sue questioni e tutto va a rotoli; Tullio Rega e Santolo Sorvillo, la contattano per proporle una candidatura a sindaco, lei cosa fa?
Ci penso. Non so se risponderei di si. Un pensierino ce lo farei. Ho sempre cercato di stare in una coalizione che si rifacesse ad una mia appartenenza politica; loro non hanno la mia stessa appartenenza politica. Quando siamo stati nell’amministrazione insieme, loro avevano una connotazione politica più di centro essendo popolari, adesso si sono spostati un po’ più in là.
E’ vero che sarebbe opportuno rispettare una connotazione politica, ma alla fine questa corsa alla identificazione in un partito, conduce sempre alla composizione di liste civiche….
Le amministrative a Striano sono sempre state caratterizzate da liste civiche.
Liste civiche che, anche guardando alle ultime elezioni, hanno perso totalmente una connotazione politica…
Mai dire mai! Io spero solo che il partito non ripeta gli errori recenti. Io ho anche criticato degli atteggiamenti che ha avuto lo stesso segretario del PD, che non essendo riuscito a formare una lista scelse di andare con Antonio Del Giudice, questa sua scelta per molto tempo non l’ho digerita. Adesso ho un po’ accantonato questo ricordo ma non mi fece per nulla piacere, quando seppi di questa sua scelta mi sentii male…
Adesso probabilmente è ritornato sui suoi passi?
Voglio sperarlo, anche perché adesso sta facendo dei discorsi differenti e voglio sperare che continui su questa scia essendosi contornato di giovani.
Ma perchè c’è questo continuo rivolgersi ai giovani e volerli coinvolgere ad ogni costo? E’ un’ esigenza anagrafica o una ricerca di un rinnovamento culturale?
Io per giovane intendo una persona nuova che si avvicina al partito e che abbia la possibilità, con il partito, di dare vita ad un ricambio anche generazionale. Il vecchio, anche amministrativamente parlando, deve camminare di pari passo con i giovani, affinchè ci sia una continuità che possa fornire vitalità al partito.
Se invece volessimo dipingere un quadro ottimistico intorno al PD a Striano: consideriamo l’ipotesi che si venga a capo di tutte le problematiche che richiedono una risoluzione; raggiunto questo stato di quiete, lei sarebbe pronta a candidarsi o come sindaco o come assessore?
Anche come consigliere! Certamente! Se dovesse essere necessario, io sarei pronta a rivestire anche la carica di consigliere.
Oggi di cosa ha bisogno Striano, secondo il suo avviso?
Ha bisogno di attenzione per il sociale, molta attenzione! Ritengo che negli anni di strutture ne siano state fatte: scuole parcheggi ecc. Adesso bisogna prestare attenzione al sociale, avere dei luoghi di aggregazione, perchè attraverso questi si ha modo di arrivare alle persone. L’attenzione deve essere rivolta agli anziani, ai giovani, le persone bisognose. L’interesse per questi temi garantirebbe anche una crescita sociale dell’intero paese. In questo periodo, secondo il mio punto di vista, si denota un certo appiattimento per uscire dal quale è necessario un interessamento particolarmente alle tematiche sociali ed un movimento di idee diverse.
Nell’ascoltarla mi sembra di riascoltare le parole dell’architetto Aristide Rendina, quando abbiamo avuto il piacere di incontrarlo … Quanto ha inciso l’architetto Rendina nella sua carriera politica?
Non mi ha mai dato delle direttive. E’ stato sempre una persona che ha aiutato l’amministrazione nei momenti topici, ma non e’ mai stato una persona che ha imposto le sue idee.
Ma lei politicamente, si può considerare una creatura dell’architetto Aristide Rendina?
No! Io in una prima tornata elettorale, nel millenovecentonovantadue, non fui eletta, poi ci fu la venuta del commissario e nel millenovecentonovantatre si andò nuovamente alle elezioni e fui scelta come candidata a sindaco con mio enorme stupore; anche un pò incoscientemente accettai ed in quella occasione l’architetto Rendina fu uno dei promotori della mia persona, ma non ha inciso sulle mie scelte ma è stato sempre vicino all’amministrazione.
Adesso quanto lo ritiene vicino al partito democratico?
Lo ritengo vicino al partito democratico, anche se non condivido certi suoi metodi.
Di che metodi parla?
Quando sembra che possa essere il factotum della situazione; in quel caso non condivido la sua idea, perché se c’è un segretario, un direttivo, è giusto che lui accondiscenda anche a quanto deciso da queste persone. Nessuno ha da dire sulla sua moralità, come nessuno di noi può esprimere giudizi sulla moralità dell’altro. A volte la sua sembra essere una prevaricazione rispetto a delle istituzioni all’interno del partito.
Parlavamo delle esigenze del paese. Quali sono, invece, le esigenze di una coalizione politica per poter vincere le elezioni e realizzare quanto necessario per il paese?
Non è facile poter stabilire questo. Bisognerebbe proporre non soltanto persone nuove, ma soprattutto nuove idee. Oggi ci sono diverse cose nel paese, cose che non partono direttamente da Striano ma che influenzano la nostra cittadina, bisogna puntare proprio sul proporre delle idee per partecipare a queste rivoluzioni che ci saranno .
Visto l’operato dei commissari che stanno gestendo la casa comunale, cosa avranno modo di gestire i prossimi amministratori?
I commissari hanno fatto delle cose molto importanti ad esempio: la gestione dei rifiuti; il bando per il comandante dei vigili. Probabilmente queste iniziative dovevano essere lasciate alla politica e non ad un aspetto tecnico della gestione amministrativa.
Perché secondo lei sono stati così determinati nell’affrontare queste tematiche? La più recente è quella della gara per raccolta dei rifiuti, per la quale sembra si sia presentata una sola ditta…
Non so perché abbiano fatto tutto questo, anche perché loro avrebbero potuto aspettare che fossero i politici locali ad affrontare queste scelte.
Nonostante i politici navigati che ci sono a Striano, nessuno è riuscito ad influire sulla loro intraprendenza. Costituisce questo un ridimensionamento della politica locale e dei politici stessi?
I commissari, tecnicamente, non ascoltano mai i politici del posto, sono dei burocrati e vanno avanti. Non voglio dire che avevano degli interessi nel fare queste cose, perché costituirebbe un’ulteriore sconfitta per noi strianesi.
Tullio Rega aveva previsto di affrontare questo dinamismo dei commissari con altrettanto dinamismo. Non era il caso di costituire un fronte comune per stabilire un confronto con i commissari?
Si sarebbe stato giusto. Forse non ha trovato chi lo ha seguito; anche il Civico34 ha diffuso un volantino in merito alla questione. Non si sono coordinati tra di loro, magari provando a coinvolgere anche il PD che avrebbe di certo assecondato un’iniziativa comune.
Può essere che la voglia di protagonismo abbia indotto tutti a proseguire per la propria strada, tralasciando l’oggettivo interesse della problematica?
Può essere!
Come giudica la nascita di questo nuovo movimento politico-culturale, il Civico34?
Positiva, sicuramente! E’ piacevole constatare la volontà dei giovani di mettersi in gioco. Io ho partecipato al dibattito che c’è stato sulla TAV e quello che tenevano particolarmente a precisare questi giovani, ed in particolare uno di loro, è che loro erano diversi rispetto a tutte le altre cose che ci sono state. Io vedo in questo voler sottolineare questa cosa, una sorta di paura, come se loro si sporcassero se associassero qualsiasi loro pensiero o azione agli amministratori del passato. Questo aspetto è positivo perchè se ne deduce che c’è un ragionamento interno, un confronto, una forza che gli permette poi di confrontarsi con gli altri. Se fosse solo uno strumento per uscire fuori, un momento per uscire fuori, per me è positivissimo. Ormai è diventato un luogo comune definire i politici corrotti, ladri, collusi; se i giovani del Civico34 riescono a trovare la forza tra di loro ed uscire a fronte unico, anche solo per constatare che tanti luoghi comuni non rispecchiano la realtà , per me va benissimo, è positivo. La forza di questi ragazzi che si vogliono proporre, vogliono mettersi in gioco, mi fa molto molto piacere.
Visto il panorama politico attuale e facendo un’analisi sommaria delle coalizioni che si stanno venendo a creare, lei parlava di forza del Civico34. attualmente, considerando anche i fattori aggreganti, è l’unica forza reale presente sul territorio?
Non è l’unica forza, ma è una forza diversa e Striano ha bisogno di qualcosa di diverso, perché ci vuole un sommovimento, un risveglio di tutte le coscienze. Io, in qualità di amministratore, mi son sempre rammaricata di essere stata impossibilitata a spendere dei soldi per la cultura, per un risveglio delle coscienze, ma purtroppo, le necessità erano altre.
Ha fatto un’analisi dell’universo giovanile a Striano?
No, non ultimamente. In qualità di amministratore, invece, istituimmo il forum dei giovani, diverso da quello attuale, ed il consiglio comunale dei bambini, ma poi questa iniziativa non ha avuto seguito ed è stato un vero peccato, perché anche questi sono degli input che devono essere dati per ottenere un avvicinamento alle istituzioni, anzi nel tempo c’è stato un allontanamento. Per questo mi fa piacere che questi giovani si aggregano per far sentire la loro voce, spero solo che non si scoccino. Pensano che sia il loro momento, ma è importante capire cosa intendono: se la loro intenzione è scalzare gli altri perché è il momento per loro di curare i propri interessi, oppure è il loro momento per essere propositivi per il paese. Il timore è quello che chi abbia amministrato abbia preso qualcosa per se, ma io mi sento di dire che nessuno ha preso mai niente; per chi amministra c’è da spendere soltanto energie.
Quale è invece l’attenzione della politica verso i giovani e soprattutto verso gli adolescenti?
L’attenzione verso questa fascia d’ età è molto scarsa ed è qui che bisogna intervenire. Io che faccio parte del direttivo dell’Age, associazione dei genitori presente a Striano, mi rendo conto che effettivamente c’è poca attenzione. Spesso noi cerchiamo di dare vita a delle iniziative che non trovano riscontro nei cittadini, perchè anche le associazioni vengono viste con un occhio particolare e le persone che ne fanno parte vengono considerate delle persone che vogliono prevaricare, rompere un po’ le scatole.
A proposito dell’Age, come giudica i rapporti interni all’associazione stessa?
Esiste un confronto sereno che talvolta si inasprisce per divergenze di vedute, ma si ci confronta tranquillamente.
Questa associazione ha modo di confrontarsi anche con le attività intraprese dall’istituto scolastico. Come giudicate l’istituzione della scuola alberghiera a Striano?
A dir il vero qualcuno all’interno dell’associazione non è molto d’accordo, io invece sono d’accordissimo.
Si ritiene d’accordo anche sui tempi legati alla nascita di questo istituto?
Il momento deve essere preso. Se si lascia scappare quel momento, può anche essere che dopo l’occasione non si ripresenta. Gli istituti superiori sono una risorsa, un’opportunità che, secondo il mio punto di vista, non va mai persa. Certo che sacrificare classi alla scuola media è comunque un problema, ma si tratta di un sacrificio della durata di un anno, visto che la preside ha garantito che dal prossimo anno ci sarà una nuova collocazione per l’istituto alberghiero a partire dal settembre prossimo.
Oltre a questo merito, quale altro merito si sente di attribuire alla passata amministrazione Pellegrino?
Non saprei cosa dire della vecchia amministrazione, ritengo che abbia fallito perchè forse troppo diffidenti l’uno rispetto altro e con le persone all’interno dell’ente. Questo è il motivo che ha tarpato le ali a questa amministrazione. L’amministrazione Pellegrino era formata da molte persone nuove che avrebbero dovuto verificare personalmente “certe cose” e non fidarsi del “sentito dire” . In verità c’erano anche persone con dei caratterini un po’ particolari tipo l’ingegnere Pagano e credo che anche questo abbia giocato a sfavore della scorsa amministrazione.
Ritiene che la presenza dell’ingegnere Pagano, all’interno dell’amministrazione Pellegrino sia stata un fattore scatenante di quanto poi è accaduto?
Non ho una buona opinione dell’ingegnere Pagano e dico questo perchè ho potuto constatare il suo comportamento soprattutto quando io sono stata sindaco. E’ una persona che non mi piace assolutamente, perché troppo rigida e poco attenta al dialogo. Non è assolutamente propenso al dialogo, si chiude sempre nelle sue idee e non sa confrontarsi.
Se invece dovesse trovare una dote nell’ingegnere Pagano?
Non saprei trovarla. Ricordo che quando era all’opposizione durante il mio primo mandato, istituì un’associazione, Striano2000, con la quale ha dato molto fastidio, appunto perché non forniva spunti propositivi, ma era sua intenzione mettere soltanto i bastoni fra le ruote; questo atteggiamento livella il confronto verso il basso ed è indice di cattiveria e non mi sbaglio se ritengo lui colpevole di aver contribuito ad incattivire il confronto politico locale.
Oggi lo ritiene lontano dalla vita politica Strianese?
Speriamo! Non mi permetto di esprimermi con certi termini e toni nei confronti di persone più grandi di me, ma nell’ingegnere Pagano non riesco a trovare qualcosa di positivo, non per quello che ha fatto, perché era nel suo diritto affrontare certe situazioni, ma per come lo ha fatto.
Dalla torre, chi butta giù?
Sacconi o Ferrero ?
Sacconi
Fra l’arch. Aristide Rendina ed il prof. Argento ?
Rendina, perchè Argento deve continuare con i lavori del PD.
Nicola Sarkosy o Angela Merkel?
Sarkosy
Protezionismo o Liberismo?
Potezionismo.
Berlusconi o Mussolini?
Mussolini, perchè è già morto.
Passato o futuro?
Passato; è giusto che si guardi al futuro.
Euro o Lira?
Lira
Carne o pesce?
Carne
Vincenzo Coppola o Nicola Albamonte?
Non li conosco bene entrambi e quindi me li tengo su.
Veltroni o Bersani?
Veltroni.
Muccino o Neri Parenti?
Neri Parenti
Melandri o Bindi?
Bindi
Qual e è stato l’ultimo libro che ha letto?
Sto leggendo “I sinistrati”
Un film recente che ha apprezzato ?
Non vado molto al cinema, no saprei dire.
Cosa pensa delle iniziative intraprese dal ministro Carfagna?
Non sono le uniche iniziative da intraprendere, ma speriamo che almeno queste vadano bene.
Quale è secondo lei la differenza radicale tra il PDL ed il PD?
Il modo di porsi verso le esigenze degli altri, una diversa strutturazione, l’attenzione verso gli ultimi.
Gli ultimi possono essere considerati, loro malgrado, chi giunge nel nostro paese da zone del mondo meno fortunate?
Non soltanto loro. Anche noi nella nostra civiltà abbiamo delle situazioni limite. Questo progresso/regresso che si sta verificando negli ultimi tempi è un qualcosa di allucinante. C’è una miseria di sentimenti. E’ un’impressione unica vedere le immagini di quei centri di prima accoglienza.
Come giudica il confinare le persone provenienti dall’Africa del nord a Lampedusa?
Sono immagini molto brutte.
Qual è secondo lei la soluzione?
Le soluzioni non sono semplici. Dovrebbero essere trovate soluzioni nei paesi di origine, consentendo a queste persone di non allontanarsi dalla loro civiltà, dalla loro cultura, dalla loro terra. E’ una violenza anche contro se stessi allontanarsi dalla propria terra, quindi ci vorrebbe maggiore cooperazione internazionale. Queste persone si trovano anche a doversi confrontare con atteggiamenti razzisti una volta sbarcati nel nostro paese, ma tali atteggiamenti, mi rendo conto che è brutto affermarlo, risultano essere una sorta di autodifesa. Può anche essere che mettere in evidenza queste situazioni di convivenza difficile, voglia nascondere questioni ben più gravi politicamente. Teoricamente, un pensiero utopistico, indurrebbe alla conclusione che dovremmo stare bene tutti in casa nostra, ma questo purtroppo è e sara’ un pensiero puramente utopistico.
Per ultimi si intendono anche le persone che in Italia si trovano ad affrontare situazioni di difficoltà. Il governo per fornire un supporto alle famiglie in difficoltà ha deciso di varare la carta acquisti. Come giudica questa iniziativa?
La carta acquisti non è la soluzione di una problematica. Se proprio si voleva fornire un contributo alle famiglie ed alle persone bisognose, sarebbe stato meglio elargire questi soldi direttamente sullo stipendio o sulla pensione, anche al fine di salvaguardare la dignità delle persone; è umiliante per la persona dover mostrare una carta attraverso la quale si viene a conoscenza delle difficoltà economiche in cui versa la persona stessa.
Secondo lei non è stata fatta una valutazione rispetto alla “morale” legata ad una iniziativa simile?
Può essere anche che sia stata fatta una valutazione, ma l’immagine che il governo voleva fornire attraverso questa iniziativa ha prevalso rispetto alle questioni morali. Elargire un compenso conferendolo direttamente sulla pensione o sullo stipendio non avrebbe avuto nessun riscontro d’immagine per il governo.
Di quale intervento si avrebbe bisogno per rilanciare l’economia?
Bisognerebbe avere una pressione fiscale diversa. Non voglio portare acqua al mio mulino (sono un insegnante), anche se è vero che all’interno della comunità europea siamo i meno pagati, non possiamo lamentarci rispetto ad altre categorie che godono di condizioni economiche peggiori delle nostre; un taglio alle tasse sarebbe auspicabile per consentire un rilancio dell’economia, garantendo più soldi in busta paga ai lavoratori dipendenti visto che siamo gli unici a pagare le tasse fino all’ultimo centesimo, perché imprenditori e commercianti, si dicono poveri ma alla fine questo non risponde al vero, considerato che trovano sempre il modo per poter evadere; esistono sempre delle sacche di evasione è inutile nasconderlo. Una tantum ed altri interventi per far fronte a questa crisi sono soltanto dei provvedimenti che il governo usa per lavarsi il viso, per apparire più belli, ma che alla fine non risolvono il problema.
Si può dare vita ad un intervento in ambito economico, del tipo da lei auspicato visto il deficit italiano?
Si può fare sicuramente, ma è anche giusto evitare tanti altri sprechi. Ad esempio trovo assurdo il provvedimento varato da questo governo che ha permesso l’abolizione dell’ICI per la prima casa in modo indiscriminato. L’ICI sulla prima casa andava tolta soltanto alle persone sotto un certo reddito. Porto ad esempio la posizione mia e di mio marito: noi siamo due stipendiati, avevamo ed abbiamo la possibilità di pagare l’ICI sulla prima casa; come noi ce ne sono tanti anche in situazioni economiche migliori delle nostre che potevano permettersi di pagare tranquillamente l’ICI sulla prima casa. L’ICI è un gettito fiscale importantissimo per i comuni, utile a programmare i servizi pubblici, quindi in mancanza di queste entrate un amministratore non ha la possibilità di muoversi, di investire nel sociale, nella cultura. Siamo sempre alle solite: il cane che si morde la coda.
Lei, a detta di tutti, ha fatto bene nei suoi due mandati. Oggi dichiara di essere pronta a ricandidarsi alle prossime amministrative, pur sapendo di poter incontrare maggiori difficoltà legate alla mancanza di fondi, situazione questa che potrebbe indurla a fare peggio rispetto ai suoi precedenti mandati. Sulla base di considerazioni che ha appena fatto , perché non esiterebbe a ripresentarsi?
Oggi gli amministratori hanno le mani legate ed è molto difficile poter progettare e realizzare. Non solo io, ma tutti ci troveremmo in difficoltà vista questa situazione.
La campagna elettorale si basa sulle promesse … Lei ad oggi quali ritiene possano essere le promesse da poter avanzare?
Oggi la campagna elettorale non ha bisogno di promesse, ma deve essere impostata su un progetto diverso di paese, anche con le poche risorse economiche che ci sono ed è giusto che al cittadino sia ben spiegata questa situazione. Il cittadino deve sapere che cos’è il federalismo, cosa sono le entrate per il comune, che cosa può fare il comune, che cosa sono le entrate a destinazione vincolata. Con quello che pagano i cittadini per l’acqua e per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, non si riesce ad avere una copertura totale delle spese per fornire i servizi stessi. Il cittadino deve avere ben chiare queste cose, sapendo che la privatizzazione tende ad aumentare le tariffe e spero che questo non si verifichi con il servizio della raccolta dei rifiuti a Striano.
A proposito di gestione dell’acqua. Cosa pensa della privatizzazione che è avvenuta?
Io non sono stata assolutamente d’accordo con questa scelta. Questa struttura faraonica in cui è inserita anche la GORI è affastellata di società satellite, sembra essere una multinazionale.
Tale strutturazione è un po’ figlia della politica attuale?
Purtroppo si! Alcuni servizi è giusto che il comune li tenga per se, perché servono ad essere più vicini al cittadino ed alle sue esigenze, non per fare politica spicciola, ma per fornire un servizio più attento.
Lei prima ha affermato che sarà anche importante spiegare ai cittadini che cosa è il federalismo …
Nessuno di noi è in gado di dire come si evolverà la situazione, però bisogna dire cosa comporterebbe questo minor gettito per gli enti locali. Il tutto rischia di ridursi ad una peggiore qualità dei servizi.
Quindi nella prossima campagna elettorale, dirà la verità chi non avrà remore a dichiarare che la situazione nei prossimi anni sarà peggio di quella passata e presente?
Si, bisogna essere chiari; ormai non è più il momento delle bugie. Dobbiamo anche abbandonare questa mentalità assistenzialista che abbiamo un po’ radicata in noi. Dobbiamo cercare di essere delle persone più dinamiche, più attente, dobbiamo rimboccarci le maniche, per essere prima pregnanti verso noi stessi.
Per ottenere una reazione come lei ha appena auspicato, c’è bisogno di tanta appartenenza. Considerando i dati dell’afflusso alle urne in occasione delle amministrative, sembrerebbe che questo spirito di ci sia. Secondo lei questa appartenenza esiste o è qualcos’altro a spingere le persone ad esprimere il proprio consenso?
L’appartenenza non è ancora radicata in noi. Oggi purtroppo con la crisi che c’è e che avanza, ancora una volta si assisterà ad una sfida a chi promette di più . L’attuale situazione renderà le persone ancora più vulnerabili; proprio per questo bisogna fare attenzione, perché le esigenze delle persone sono maggiori rispetto a prima. Cerchiamo di non stare dietro a queste chimere, più di ogni altra volta è il momento di scegliere con più logica, con più serietà e libertà di pensiero.
Un piccolo comune, quale iniziativa può intraprendere, per contribuire, nel suo piccolo, ad affrontare questa situazione economica?
Non è facile un’ intervento del genere. Solitamente sono i consorzi tra comuni che riescono a risolvere qualche problema particolare. Magari così come nell’ambito sanitario, sarebbe bene immaginare organizzazioni simili anche per altri settori.
A proposito di sanità … cosa pensa dell’evoluzione e della conclusione del caso di Eluana Englaro?
Tra virgolette, sono contenta che la situazione di questa ragazza sia giunta al termine, perché si è creata una grossa confusione intorno a questo problema. La politica stava un po’ rincorrendo questa situazione cercando di evitare questa conclusione tragica di questa ragazza. Spero che adesso, con maggiore pacatezza, possano varare una legge sul testamento biologico che risulta essere necessaria. Sono molto vicina al dolore della famiglia. Io non so come mi sarei comportata in una situazione del genere e mi vengono i brividi solo a pensare ad una simile circostanza. Personalmente non vorrei vivere in quelle condizioni.
I vertici del PD hanno denunciato un tentativo di attacco alla costituzione ed al capo dello stato, passato per la strumentalizzazione della vicenda di Eluana Englaro. Quale è il suo parere in merito?
Non mi sono piaciute per nulla le dichiarazioni di Berlusconi e ritengo fondate le denunce di un attacco sconsiderato alla costituzione ed al capo dello stato.
Ma la Costituzione andrebbe rivista?
Ci siamo trovati sempre bene con la Costituzione fino a questo momento. I punti fermi non fanno mai male nella vita. Quindi non andrebbe toccata la Costituzione.
In chiusura di questo incontro, cosa si sente di dire?
Ricordo a me e mi rivolgo allo stesso tempo a tutti gli strianesi che poiché ci avviciniamo alle elezioni, momento in cui ci ritroveremo a scegliere la nostra nuova compagine amministrativa, spero che effettivamente si stia svegli, attenti, vigili pronti per proporre un reale cambiamento, pronti a respingere tutto quello che provenga dall’esterno e voglia influenzare negativamente il nostro voto. Mai come questa volta il voto deve essere libero e pieno di significati, perché Striano deve affrontare molti cambiamenti e bisogna trovare la persona, la compagine o lo schieramento che cerchi di rappresentare meglio questi cambiamenti. Bisognerà stare attenti a tutti i progetti che presenteranno le liste, stare attenti ai sentimenti, perché se le liste, se i progetti hanno anche dei sentimenti al loro interno e non sono soltanto la lista della lavandaia, sicuramente si potrà cambiare, sicuramente!
Intervista realizzata domenica 15 febbraio presso l’abitazione della Dott,ssa Elisa Boccia