Intervista del 28 settembre 2008
Sei la prima giovane donna a sedersi sulla Seggiulella, ci descrivi il tuo stato d`animo?Caterina Coppola – Mi sento sicuramente molto emozionata ed onorata al tempo stesso. Non nascondo però che nel momento in cui sono stata contattata da Strianomavero per l’intervista la mia prima reazione è stata di totale sorpresa. Sono rimasta infatti meravigliata dal vostro interesse nei miei confronti, anche in considerazione del fatto che prima di me avete intervistato persone che occupano od hanno occupato ruoli di “rilievo” all’interno della vita pubblica della nostra piccola cittadina; non ho quindi compreso subito, prima che mi spiegaste le motivazioni, a chi potessero interessare le opinioni di una “comune” cittadina o meglio di una persona qualunque.
S – Ci descrivi sinteticamente quella che e` la tua carriera scolastica?
C C – Ho frequentato il liceo classico “T.L. Caro” a Sarno dove mi sono diplomata nel 1997. In seguito, pensando di assecondare una mia naturale predisposizione, mi sono iscritta alla facoltà di Economia dell’Istituto Universitario Navale di Napoli frequentando il corso di laurea in “Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari”. L’approccio al mondo universitario non fu facile a suo tempo, come credo che non lo sia mai per nessuno; l’università è la prima vera responsabilità di una persona, il primo vero “lavoro”. Ho portato a termine gli studi cercando di impegnarmi al massimo. Il percorso universitario mi ha dato tanto, insegnandomi ad essere responsabile ed a prendere di petto le difficoltà senza scappare… mi ha arricchita culturalmente di teorie, nozioni e ragionamenti ai quali ho avuto il privilegio di potermi approcciare. Ora, riflettendo su ciò che è stato e pur non rimpiangendo nessuna delle mie scelte perché qualsiasi esperienza contribuisce ad accrescere la personalità ed a trasformarti in quello che sei, penso che forse avrei dovuto assecondare la mia “vera” predisposizione e cioè la passione per le materie umanistiche e la scrittura in genere…una passione che ora resta solo mia e che cerco di continuare a coltivare nel mio privato.
S – Altrettanto brevemente, ci puoi parlare del tuo approccio con il mondo del lavoro e dei tuoi impegni attuali?
C C – Ho iniziato a lavorare tramite un’esperienza di stage nell’ufficio esportazioni di una grande azienda produttrice di Pelli per il settore alta moda, situata nella zona industriale di Napoli. La realtà lavorativa mi risultò completamente diversa da quello che immaginavo e che avevo imparato attraverso lo studio dei testi universitari…il lavoro è soprattutto pratica e principalmente necessita di un approccio flessibile alle problematiche ed alle persone. Spesso le esperienze si accumulano affrontando le diverse situazioni giorno per giorno e sono frutto solo in parte di un processo di formazione delle risorse umane pianificato dall’alto. Dopo quasi due anni di positiva esperienza, soprattutto dal lato umano, ho lavorato per un mese in una piccola società di rappresentanza che si occupava di import-export di tessuti. Infine, ormai da quasi due anni, lavoro nell’ufficio export di una rinomata azienda che produce e commercializza in licenza articoli di pelletteria e calzature uomo donna per grandi marchi del settore moda, quali Roccobarocco, Mario Valentino e Krizia.
S – In qualche occasione hai scritto di cio` che piu` ritenevi opportuno fosse messo in luce in merito al tuo paese, Striano. Che effetti hanno sortito le tue parole?
C C – Quegli articoli furono frutto di un lavoro di descrizione volto ad evidenziare e soprattutto a sensibilizzare le persone verso le problematiche e le esigenze dei cittadini Strianesi…la “speranza” che accomunava tutti noi che prendemmo parte a quell’iniziativa era “risvegliare” le coscienze dal torpore nel quale secondo noi erano cadute, chiudendo gli occhi di fronte all’incancrenirsi di problemi che dovevano e potevano essere risolti. Non so se siamo riusciti nel nostro intento ma almeno ci abbiamo provato con le migliori intenzioni. Volevamo anche creare un osservatorio civico che monitorasse l’operato di consiglieri ed amministratori comunali facendo capire che il cittadino c’era ed era attento al pubblico operato. Purtroppo, ognuno di noi è poi stato preso dai propri impegni quotidiani che complicano la possibilità di persistere in queste positive iniziative.
S – Ti senti partecipe delle vicende del tuo paese ?
C C – Fino ad un certo punto. Mi sento partecipe nel senso che sono attenta a ciò che va ed a ciò che secondo me andrebbe migliorato d’urgenza… mio malgrado non ho però né il tempo materiale, in questo momento, né tanto meno credo di avere tutte le capacità pratiche per mettermi effettivamente in gioco.
S – Qualcuno leggendo quest`intervista potrebbe mettere in discussione il tuo spirito critico, non essendo tu una persona partecipe alla vicende del paese… Come risponderesti?
C C – Risponderei che il diritto ad osservare ed a criticare non va precluso a nessuno. Se, per poter dare un giudizio, oggettivo o meno, su qualsiasi situazione bisognasse averne avuto necessariamente esperienza pratica, allora tutti dovremmo essere dei politici e dedicarci alla cosa pubblica… non è così nella realtà! Il compito di gestire la pubblica amministrazione è ristretto a poche persone capaci o meno…tutti però abbiamo il dovere di giudicare e di essere attenti all’operato altrui, perché le conseguenze le subiamo noi in prima persona.
S – Avrai avuto modo di leggere l`intervista all`ex sindaco di Striano, il cav. Biagio Pellegrino, quali sono le tue considerazioni? Quale passaggio ti ha colpito particolarmente?
C C – Premetto che non sono stata una sostenitrice ed una simpatizzante del precedente sindaco. Leggendo l’intervista pubblicata su Strianomavero mi ha colpito un particolare passaggio che ha suscitato in me “ammirazione” e “critica” allo stesso tempo: quando gli è stato chiesto quanto avesse inciso la sua famiglia nelle sue decisioni, lui ha risposto che fino a qualche anno fa aveva avuto un peso pari a zero in quanto era lui il nr. uno, colui che da solo decideva e realizzava, finché non è sceso in campo anche il suo primo figlio che ha cominciato a ricoprire un ruolo importante all’interno dell’azienda di famiglia. Il fatto che una persona si sia realizzata da sola e senza l’aiuto di nessuno, artefice assoluto del proprio destino, è di per sé ammirevole e di esempio alle attuali generazioni; allo stesso tempo, dichiarare in un’intervista pubblica che anche la propria famiglia ha avuto un peso pari a zero nelle proprie decisioni mi è sembrato un po’ “tracotante”.
S – Ci esponi il tuo concetto di politica?
C C – Non è retorica ma secondo me la politica dovrebbe essere uno strumento interpretativo delle esigenze dei cittadini ed al servizio dei cittadini. Chi “scende” in politica dovrebbe essere consapevole fino in fondo del gravoso compito che va ad assumere cercando di non affrontare una scelta del genere con superficialità.
S – Una persona puo` disinteressarsi della politica?
C C – Secondo quanto ho affermato in precedenza, per me una persona può non entrare in politica ma non può disinteressarsene in quanto ciò significherebbe ignorare le proprie esigenze di individuo subendo passivamente le decisioni altrui.
S – Nonostante i numerosi e costanti disappunti rispetto alla gestione della cosa pubblica, le ormai periodiche tornate elettorali esprimono sempre gli stessi protagonisti, tra i quali, giovani di belle speranze, arrancano nel poter esprimere le propri idee e potenzialita`. A chi attribuire le maggiori responsabilita` di questo stato di cose?
C C – Credo che a Striano sia presente una grossa fetta di popolazione che è ormai stanca dell’andazzo e delle conseguenze delle scorse tornate elettorali. Conosco tante persone molto intelligenti ed attente, con spirito critico e costruttivo, a ciò che le circonda. Purtroppo però, i risultati elettorali sono per me ancora fortemente influenzati dall’altra grossa fetta di popolazione che si ritrova “costretta” a votare per il parente o l’amico oppure perché spinta dalla disperazione sperando che vengano mantenute false promesse. In questo modo, non sempre la scelta cade sulle persone più giuste. Non mi sento in diritto di criticare le scelte di nessuno anche perché ognuno conosce il suo privato ed agisce di conseguenza; d’altra parte però, è questo tipo di meccanismo che ha impedito sinora che ci fosse un reale cambiamento ed ha invece favorito l’alternanza al “comando”, diretta o indiretta, sempre delle stesse persone. Sarò forse un’idealista, lontana dalla realtà concreta, ma a me piace pensare che, fatte rare eccezioni e casi estremi, nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a fare niente contro la propria volontà e, chi genera questo tipo di meccanismo, volto ad un puro e semplice “ricatto morale”, ha ancora più responsabilità per le eventuali ripercussioni negative sul quotidiano di chi purtroppo lo subisce.
S – Anche in virtu` delle tue competenze professionali, ritieni efficace l`interazione tra le istituzioni e le unita` produttive presenti sul territorio strianese?
C C – All’università si studiavano esempi di imprese (forse in parte utopici se consideriamo la realtà concreta dei fatti e non solo qui a Napoli) inquadrate non soltanto come i soggetti destinatari del progresso ma anche come sponsor dello stesso. E’ infatti vero che laddove si costruiscono infrastrutture o si migliorano i sistemi di trasporto si contribuisce in parte a migliorare la produttività del luogo, in quanto le aziende hanno convenienza lì ad investire; è vero però allo stesso tempo che in America le aziende finanziano in parte la ricerca scientifica che segna il progresso di una nazione; oppure, esistono imprese che sfruttano il loro rispetto degli standard ambientali o le loro pratiche di smaltimento legale delle esternalità negative come forma di pubblicità. E’ in quest’ottica che si inquadra la collaborazione tra enti locali ed imprese del territorio: nella promozione della crescita e del progresso. Forse stiamo parlando di “fantascienza” già nell’ estendere questo tipo di discorso all’intero territorio italiano, figuriamoci se lo restringiamo alla realtà strianese! Invece, proprio in quest’ultima ottica, considerando anche che il territorio è molto piccolo e dovrebbe quindi essere più semplice operare, sarebbe interessante se le imprese sponsorizzassero iniziative culturali, se impegnassero i giovani in cerca di occupazione oppure studenti in stage formativi regolarmente retribuiti, se investissero le loro risorse economiche e non solo in un’opera di risanamento ambientale in collaborazione con il comune, la quale migliorerebbe la qualità della vita del paese ed anche il suo aspetto esteriore e di conseguenza anche l’immagine dell’azienda stessa. Qualche forma embrionale di collaborazione in tutti questi sensi forse già si è vista ma per arrivare ad apprezzarne i risultati ancora tanta strada deve essere percorsa e forse le metodologie e gli intenti modificati.
S – Ormai entro pochi mesi, numerose saranno le aziende che si insedieranno nell`area PIP di Striano. Hai avuto modo di interessarti, anche a titolo strettamente personale, dello sviluppo dei progetti legati a quest`area?
C C – Conosco poco il progetto anche se sono stati esaltati gli effetti positivi che lo stesso avrebbe da un punto di vista economico. Sicuramente in linea teorica la concentrazione di un numero maggiore di imprese in un territorio contribuisce ad aumentarne la produttività, l’occupazione e la circolazione di ricchezza; necessita inoltre di miglioramenti ed investimenti dal punto di vista infrastrutturale. Ma, dove verranno indirizzati i fondi e come verrà ridistribuita questa ricchezza aggiuntiva? Soprattutto, come verrà gestito il relativo impatto ambientale? Dovranno esserci amministratori realmente capaci, attenti a che tutto avvenga nel pieno rispetto della legge, i quali non prescindano mai dalle problematiche di cui sopra e che siano in grado di coordinare secondo l’attuazione di regole precise pianificate a monte che abbiano come unico scopo l’accrescimento del benessere collettivo da tutti i punti di vista.
S – Durante l`intervista concessaci, l`architetto Rendina ci tenne a precisare che “il paese non deve essere ne dei politici ne dei tecnici, ma dei cittadini“ denunciando un palese decadimento culturale; quanto ritieni valida questa considerazione?
C C – La ritengo valida nel senso che al cittadino non è data purtroppo fino in fondo la possibilità di esprimere le proprie doti pratiche ed intellettuali sia per mancanza di fondi che di luoghi di incontro e di sana aggregazione. Le associazioni culturali, presenti massicciamente se consideriamo il nostro piccolo territorio, sono spesso costrette ad operare nella precarietà non disponendo di mezzi sufficienti alla propria attività e di spazi dove i progetti possano essere portati avanti in maniera adeguata. Le attività culturali che le associazioni stesse o le scuole continuano nonostante tutto coraggiosamente a proporre non sempre vengono organizzate nel miglior modo possibile; questo non per mancanza di capacità ma poiché gli enti locali non offrono il sostegno realmente dovuto.
S – Adesso attribuisci un aggettivo per ognuno dei nomi che ti proponiamo :
1) Maurizio Costanzo – Ultimamente molto furbo nell’interpretazione delle attuali tendenze sociali e delle richieste di massa contribuendo ad indirizzarle purtroppo verso un prodotto sempre più scadente (mi riferisco all’offerta di programmi televisivi naturalmente).
2) Umberto Bossi – Folle
3) Roberto Benigni – Geniale in qualità di attore; ma dovrebbe limitarsi a questo.
4) Cav. Biagio Pellegrino, ex sindaco – Poco umile
5) Rosy Bindi – No comment
6) Brad Pitt – Fortunato
7) Ingrid Betancurt – Coraggiosa
8) Sergio Cofferati – Contraddittorio
9) Caterina Coppola – Obiettiva verso se stessa
10) Giuseppe Maccarone, ex assessore – Non lo conosco
S – Il petrolio, il dollaro, l`euro … il BRIC… l`espansione dei mercati, ormai notize riguardanti questi temi si susseguono di giorno in giorno, se non di ora in ora ed anche sul sito www.strianomavero.it spesso, attraverso il forum, si discute di tali problematiche. Tu che vivi quotidianamente questi ambiti, ci illustri la tua opinione… insomma, secondo te, verso quale direzione procede l`economia mondiale?
C C – Inizio da un esempio secondo me emblematico dell’attuale situazione economica internazionale: il caso “Cina”. La collaborazione tra quest’ultima ed i paesi industrializzati dell’occidente in teoria potrebbe costituire un’ottima opportunità di sviluppo per entrambi: nella pratica purtroppo non sempre ha creato conseguenze positive. Da un lato, le aziende occidentali hanno investito in aree estremamente povere sfruttando il basso costo della manodopera e l’elevata produttività; in alcuni casi non si sono preoccupate delle conseguenze che un’alleanza con partner locali a volte senza scrupoli avrebbe potuto avere su quel territorio in termini di trattamento delle risorse umane ed impatto ambientale. Da un altro lato, l’avanzare della potenza cinese, anche grazie alle alleanze con le imprese occidentali, ha spesso danneggiato i nostri prodotti made in che non sono stati tutelati nella maniera più adeguata. I prodotti cardine delle nostre esportazioni, quali gli alimentari e l’abbigliamento, non sono stati accuratamente protetti e non ricevono all’estero quella valorizzazione del posizionamento, all’interno dei canali distributivi, che dovrebbe differenziarli in meglio rispetto a prodotti simili provenienti da altrettanti paesi esportatori. Ora, ciò che sta accadendo, soprattutto nell’ambito dell’alta finanza globale, fa tanta paura ma dovrebbe sorprendere poco chi conosce i meccanismi che stanno alla base di una crescita non basata fino in fondo sull’economia reale ma in gran parte sulla pura e semplice speculazione. Si è evitata la crisi per tanto tempo o meglio si è cercato di rimandarla il più possibile e forse si è commesso un errore. Sarà ora sicuramente necessario ripartire da capo con intenti più chiari e trasparenti e regole più ferree che tutelino chi opera in maniera più debole ed inesperta all’interno del sistema economico internazionale.
S – Fino alle elezioni che si terranno nella prossima primavera, il comune di Striano sara` commissariato, a seguito di un anno amministrativamente travagliato. Quali ritieni siano le iniziative da intraprendere affinche` il paese possa godere di una classe dirigente forte delle sue idee e delle sue competenze?
C C – Sicuramente la creazione di liste all’ultimo minuto non contribuisce alla formazione di una classe dirigente omogenea e forte nelle sue idee e nei suoi obiettivi. Il processo di aggregazione non deve essere casuale ed improvvisato ma frutto di una programmazione attenta che deve avere chiari i problemi a cui dare priorità ed ipotizzare soluzioni fattibili. Per questo ci vuole studio e tempo ed è necessario che si aggreghino persone diverse nelle loro idee e competenze ma che condividano di base gli stessi valori.
S – Quali ritieni sia l`intervento prioritario di cui Striano necessita?
C C – Sono tantissime le aree e le tematiche su cui intervenire, i problemi a cui dare soluzione. Ritengo però prioritario il miglioramento della vivibilità pratica del paese. Per cominciare, è necessaria, ad esempio, un’opera massiccia di informazione che contribuisca ad accrescere la percentuale di cittadini dediti alla raccolta differenziata, la quale va migliorata ed estesa al riciclo totale di tutto ciò che sia riciclabile e non solo quindi carta e plastica. La pulizia delle strade, anche quelle di periferia, va approfondita e così l’opera di disinquinamento di determinate aree. E’ urgente implementare la viabilità e ristrutturare, o meglio riedificare, alcuni quartieri che attualmente versano nel totale degrado.
S – Perche` risulta difficile coagulare forze e persone che hanno le stesse speranze e gli stessi obbiettivi per il paese?
C C – Probabilmente perché, come ho detto sopra, non viene dedicato il giusto tempo a quest’operazione, che risulta comunque difficilissima e che non può essere lasciata all’improvvisazione ma dovrebbe derivare da una lunghissima pianificazione. Se a questo aggiungiamo che, in alcuni casi, chi scende in politica, anche con i migliori intenti, si ritrova poi a perseguire il proprio interesse personale, allora la situazione precipita del tutto.
S – Con il nuovo anno scolastico a Striano avremo tre nuove classi dell`istituto alberghiero, che si insedieranno nel plesso finora a disposizone delle scuole medie inferiori ? Come giudichi questa commistione?
C C – Può costituire un’ottima opportunità di sviluppo per il nostro paese ma come al solito l’introduzione di questa nuova scuola finora non è stata gestita in maniera adeguata. I progetti devono essere applicati laddove esistono gli strumenti adatti a tal fine: non è possibile che ad un istituto come quello alberghiero, dove i ragazzi devono svolgere attività pratiche che necessitano di strutture adeguate, vengano riservate due aule dell’attuale Scuola Media. In questo modo si rende più difficile il percorso di studi di un ragazzo e non lo si incentiva a frequentare quel tipo di scuola.
S – Facciamo un salto a pie` pari e catapultiamoci a ridosso delle prossime elezioni amministrative… sei nell`urna e ti ritrovi al cospetto dei soliti nomi, non avendo altra scelta, chi godrebbe della tua preferenza?
C C – Se dovessi scegliere tra gli appartenenti all’ultimissima amministrazione comunale, confesso che la mia preferenza non andrebbe a nessuno di loro. Andando più a ritroso, la mia preferenza andrebbe all’ancora precedente sindaco Antonio Del Giudice, in quanto ritengo che a suo modo abbia apportato a Striano una ventata di freschezza e di novità grazie anche alla sua giovane età; purtroppo, essendo stato egli circondato da cattivi consiglieri, ha poi pagato a sue spese la non rielezione alle successive amministrative, occasione in cui aveva invece creato una lista di persone più capaci e disinteressate.
S – Se invece tu dovessi scegliere, un nome tra tanti che vorresti vedere alla guida del paese, chi proporresti?
C C – Dovendo fare il nome di una persona completamente nuova, mai scesa in politica, mi piacerebbe vedere all’opera una donna; la mia preferenza potrebbe cadere su tante donne intelligenti e capaci che conosco; una a caso, la professoressa Anna Pumpo.
S – Chi butti giù dalla torre? …
In tv :Michele Santoro o Vittorio Feltri? – Li butto giù entrambi; gli estremismi esasperati per me non sono sani e non sono utili al ragionamento.
Musica : Lorenzo Jovanotti o Fiorello? – Fiorello, non in quanto presentatore o comico ma in quanto cantante…Jovanotti almeno fa un genere adatto a quelle che sono le sue capacità vocali e nei testi è molto migliorato.
In tv :Beppe Grillo o Sabina Guzzanti ? – Beppe Grillo
In tv : Maria De Filippi o Daria Bignardi? – Nessuna delle due mi è simpatica
Le trasmissioni televisive : Affari tuoi o Amici?- Le butterei giù entrambe…Amici nelle prime edizioni poteva anche passare, ultimamente è diventata inguardabile.
Musica : classica o rock? – Amo tutti i generi che possano scrivere un capitolo secondo me interessante nella storia della musica
Gli ex sindaci : Biagio Pellegrino o Antonio Del Giudice? – Salvo Antonio Del Giudice.
Gli ex assessori : Vincenzo Cordella o Santolo Sorvillo? – In qualità di assessori li butto giù entrambi
I Nostri ex intervistati : Padre Michele Fusco o l`arch. Aristide Rendina?- Li salvo entrambi; Padre Michele per affetto e in quanto cattolica credente e praticante; Aristide Rendina in quanto non giudico quando non conosco.
A tavola : Pesce o Carne? – Preferisco Carne
Hobby : palestra o piscina ? – Amo la Piscina
Donne e politica : Mara Carfagna o Stefania Prestigiacomo? – Dovendo proprio scegliere, salvo Stefania Prestigiacomo: voglio premiare almeno i suoi intenti teoricamente positivi
Cultura e Scienza : Rita Levi Montalcini o Madre Teresa di Calcutta? – Le salvo entrambe perché entrambe hanno scritto importanti capitoli nella nostra storia
Letteratura : Roberto Saviano o Anna Politkovskaja? – Salvo Roberto Saviano
Striano : Il nuovo arredo urbano del centro o la palestra polivalente? – Entrambe sarebbero necessarie; darei priorità al nuovo arredo del centro urbano.
S – La politica nazionale e locale, sta vivendo un periodo di assoluta difficolta` manifestato dalla scarsa capacita` di giungere alla gente in modo esaustivo e convincente. Condividi questa breve disamina? Se si, secondo te cosa divide principalmente il potere, dalla realta`? Quale strada bisognerebbe imboccare per ridurre questo palese gap?
C C – Ciò che succede a livello locale purtroppo è generalizzabile a livello nazionale. I politici sono sempre più lontani dalle esigenze dei cittadini in quanto spesso non le conoscono nella pratica. Quando guadagni o possiedi tanti soldi, non puoi immaginare le esigenze di chi a stento riesce ad arrivare a fine mese; quando le tue idee di innovazione sono talmente deboli nei contenuti, non resta che “gettare fumo negli occhi” spostando l’ attenzione dei cittadini dai veri problemi a tematiche che io giudico “pettegolezzi di piazza”. Urge un ricambio generazionale: all’estero, quando un politico non riceve più la fiducia del suo elettorato si fa da parte e cade nel dimenticatoio; qui in Italia sono anni che assistiamo a questa deludente staffetta che vede alternarsi al potere le stesse persone, che con le loro liti sterili e le loro beghe inutili (le quali ormai non suscitano neanche più l’interesse delle riviste di gossip!) ci fanno sentire continuamente presi in giro. Ripeto però quello che ho detto a proposito di Striano: siamo noi i fautori del nostro destino, solo noi possiamo cambiarne le sorti; siamo noi a decidere se e chi votare.
S – In chiusura di questa piacevole chiacchierata, aggiungiamo anche una nota di colore, rosa, a tutti questi pensieri… Da pochi mesi il matrimonio ha sancito l`unione tra te e tuo marito Salvatore : in confidenza, chi e` piu` paziente dei due?
C C – Sicuramente Salvatore. La pazienza non è purtroppo una dote che mi appartiene.
S – Concludiamo anche questa nostra intervista lasciando a te la possibilita` di esprimere un tuo pensiero in merito a cio` che piu` ritieni opportuno.
C C – Il mio pensiero va a tutti quei ragazzi che sono stati costretti ad andar via dalla nostra realtà locale per la mancanza di lavoro; provo un’enorme rabbia e dispiacere al tempo stesso pensandoli costretti a separarsi dalle proprie famiglie e dai propri amici, non per una breve parentesi volta ad un’esperienza di crescita personale ma per andare a sostenere definitivamente, con la propria intelligenza e con le proprie capacità pratiche, lo sviluppo economico di altrui territori e non dei propri. A livello nazionale, il mio pensiero va alle menti scientifiche e non solo costrette ad emigrare all’estero per tentare almeno in parte di realizzare i propri sogni e raccogliere i frutti di ciò che tra tante difficoltà e con tanto sforzo si è seminato. E’ a queste persone, ai loro disagi quotidiani e continui, alla mancata crescita della nostra società causata dal loro allontanamento dalla stessa, che dovrebbero essere indirizzati lo sforzo e l’impegno quotidiano degli amministratori, prima locali e poi nazionali, volto alla ricerca di soluzioni necessariamente alternative.
S – Grazie mille per la disponibilità` e l`ospitalita`, vista anche l`impellenza del pranzo domenicale. A proposito, quale prelibatezza deliziera` oggi il vostro palato?
C C – Oggi mangiamo fuori. Vedremo cosa ci riserveranno.
Buon appetito e buona domenica!!!
‘a seggiulella è stata ospite di casa orlando/coppola il 28 settembre 2008 alle ore 11