Intervista del 10 giugno 2009
Nostalgia, emozione nel rientrare in questa stanza?Sono contento, mi sembra di essere tornato a casa. Più che tornare al comune è emozionante stare tra la gente , stare in mezzo alla piazza, stare in mezzo alle strade del paese, quello si che è emozionante. Tornare al comune da sindaco è facilitato dal fatto che già so da dove cominciare, dove mettere mano, avendo avuto una precedente esperienza. Abbiamo già dei progetti in mente e quindi l’operatività sarà immediata.
Come hai accolto questo successo? Quali sono state le prime sensazioni?
L’emozione più forte è stata quella di vedere tanta gente che si è sentita liberata. Tanta gente che ho incontrato e mi ha detto : ” Caro sindaco siamo ritornati a sorridere; ci mancavi! “ Queste parole dette da giovani ed anziani, e’ stata la constatazione più bella.
Cosa teneva attanagliata Striano e gli strianesi, al punto da sentirsi finalmente liberi?
Non saprei. Probabilmente neppure io me ne son reso conto. Con l’amministrazione Pellegrino, che ha preceduto questo mio nuovo mandato, si respirava un’aria pesante. Al di là di quello che si respirava e di quello che c’era noi dobbiamo pensare al futuro, dobbiamo essere operativi immediatamente e questo ci consente di dare sangue al cuore pulsante della città.
Immagino ci siano ringraziamenti d’obbligo. Per chi?
Il grazie va inevitabilmente ai cittadini di Striano. Ringrazio chi mi ha dato fiducia, quelle duemiladuecento persone , ma a questo punto i rancori vanno messi da parte e c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare. Un grazie a chi ha creduto che noi potessimo ritornare a fare amministrazione , quindi vincere questa competizione elettorale che non è stata per noi assolutamente facile. Ci davano per perdenti sin dall’inizio, ma poi il risultato finale si è ribaltato; non so se per i comizi, non so se con la campagna elettorale che abbiamo fatto. Non so se la gente ci ha voluto premiare per come ci siamo comportati, per la nostra umiltà per il nostro grande senso di responsabilità, per il nostro senso di rispetto verso il popolo strianese.
Qual è stato il punto cardine della vostra campagna elettorale? Cosa vi ha consentito di stravolgere i pronostici?
Una grande novità, per cui qualche avversario politico ci ha accusati, è stata quella di andare nei cortili a fare la campagna elettorale, questa sorta di comizi itineranti. Siamo andati a parlare alla gente li dove la gente vive, quindi mettere la politica al servizio della gente, la politica al centro e la gente intorno. Forse quella è stata un pò una novità, anche se tanto una novità non è; forse lo è per i tempi nostri , ma prima la campagna elettorale si faceva dai cortili, dai balconi, si facevano le parlate dai balconi, nelle piazze, dove ascoltavano centinaia di persone. Credo che questa sia stata la novità e credo che qualcuno che ci ha criticato, forse è stato anche punito per questo. Siamo stati tra la gente ad ascoltare le loro problematiche, non abbiamo fatto promesse esagerate, dicendo che avremmo fatto quello che era possibile fare.
Il ringraziamento ai contendenti del Civico34 è stato più provocatorio o sincero?
Il ringraziamento al Civico34 è stato un dato di fatto. Il candidato sindaco del Civico34, lunedi’ sera, mentre i nostri elettori e non, festeggiavano in corteo, ha avuto il coraggio di venirmi ad abbracciare e riconoscere me persona eletta dal popolo. Questo gesto gli ha fatto molto onore e fa molto onore ai suoi elettori, perchè è un gesto di grande democrazia: non a testimoniare l’avvenuta sconfitta, ma a riconoscere chi ha avuto il mandato popolare. Per noi che rispettiamo la democrazia è stato un grande gesto che io ho apprezzato molto.
Invece non ha avuto modo di incontrare l’architetto Aristide Rendina, candidato sindaco di Rinascita strianese?
Non l’ho visto; ci siamo incontrati fugacemente. Lui verrà in aula, in consiglio comunale, a fare il consigliere comunale di opposizione e mi auguro che ci sia un buon rapporto con le opposizioni, così come ho detto nel discorso di ringraziamento e così come ribadisco a strianomavero; mi auguro che ci sia una collaborazione anche con le liste che sono state messe all’opposizione dal popolo.
Mi sembra che non ci sia stata una risposta alla domanda precedente riguardo ai ringraziamenti al Civico34; provo a riformularla in modo più esplicito : Il ringraziamento al Civico34, anche gridandolo per le strade del paese dopo il responso dell’urna, c’e’ stato perchè ha sottratto voti alla lista di Rinascita Strianese?
Assolutamente no! Il Civico i voti che ha preso non li ha sottratti a nessuno, sono i voti del Civico34! Ma visto che mi ci hai portato per la mano chiarisco questa vicenda: Abbiamo girato in corteo per le vie del paese perché c’erano migliaia di persone ad attenderci. Mi sono anche scusato con i cittadini, perché era inevitabile che arrecassimo anche fastidio visto che era notte inoltrata e le persone al mattino dovevano andare a lavorare. Comunque, passando per la piazza, abbiamo trovato la sezione di Rinascita Strianese chiusa perché erano andati tutti via, mentre quella del Civico34 era ancora aperta e ci aspettavano per farci gli auguri, non solo il candidato a sindaco Antonio Gravetti, ma tutti gli amici che erano in lista.
E’ giusto identificarvi politicamente come una lista di destra?
Siamo innanzitutto una lista civica che è composta per il 90% da componenti del PDL, quindi siamo di centro destra.
Il premier Silvio Berlusconi ha subito proclamato i cento giorni entro cui assolvere a determinati impegni; quali sono gli impegni del neosindaco Antonio Del Giudice per i suoi primi cento giorni di mandato?
Siamo già pronti per fare la giunta entro il prossimo fine settimana. La giunta deve essere pronta ed operativa, perchè se non c’è l’organo esecutivo, l’ente non può muoversi. La giunta è pronta, conosco i nomi degli assessori, resta solo da ufficializzare. Dire adesso chi saranno i sei assessori sarebbe una scorrettezza.
I criteri di assegnazione dei sei assessorati quali saranno?
Gli assessorati verranno assegnati in modo molto democratico e i primi a cui comunicheremo la giunta sarete voi di strianomavero. L’operatività sarà fondamentale. Faremo le cose di cui il paese ha bisogno immediatamente.
Sarà tutto scadenzato?
Avremo delle scadenze che saranno comunicate ai cittadini in modo preciso. Resta da valutare lo stato di cose al comune. La prima intervista che ho fatto in questa stanza è con voi e non sono ancora insediato, servirà un po’ di tempo per un’analisi generale per poi lavorare. Credo comunque che la priorità assoluta, visto che siamo a giugno, va data inevitabilmente alle scuole, perchè dobbiamo essere pronti per settembre. Quando ci incontreremo con l’esecutivo, nella prima riunione, affronteremo per prima cosa la questione della scuola.
Ci potrebbe essere il rischio che slitti l’inizio dell’anno scolastico a causa delle condizioni degli edifici scolastici?
Abbiamo sentito tante cose. Dobbiamo chiarirci le idee; convocherò una conferenza dei servizi dove ascolterò i dirigenti ed i capi servizio nel più breve tempo possibile e vedremo come muoverci.
Dicevi della esigenza e della possibilità di comunicare con i cittadini. Questo avverà anche attraverso il potenziamento del sito internet del comune?
Potenzieremo inevitabilmente il sito del comune, ma comunque vadano le cose, io amo il contatto diretto con i cittadini, quindi avremo delle scadenze delle quali il sindaco e la giunta rendiconteranno ai cittadini. Ritornerà la vecchia piazza, dove daremo conto ed atto ai cittadini di quello che abbiamo fatto.
Mi sorge un dubbio : se le scadenze vengono ufficializzate attraverso il sito internet del comune resta una traccia delle promesse, invece se vengono riferite tra la gente, non perdono di attendibilità?
Verrà messo tutto per iscritto. Oltre ad essere ufficializzato attraverso il sito del comune lo ribadiremo anche attraverso volantini, brochure ecc.
Come immagini si ponga l’opposizione rispetto ai temi di cui andrete a dibattere, tipo la “scuola”?
Spero che l’opposizione prenda atto che il problema relativo all’inizio dell’anno scolastico sia di fondamentale importanza. Vediamo cosa verranno a dirci i rappresentanti dell’opposizione quando li incontreremo in consiglio comunale.
E’ ipotizzabile l’istituzione di commissioni comunali?
Non credo. Queste sono cose più tecniche, vedremo più avanti.
Leggendo i risultati elettorali è probabile che non ci saranno donne a far parte dell’esecutivo?
No non ce ne saranno. Se questo è un modo anche per chiedere se vi saranno assessori esterni, ti dico che valuteremo anche questo, ma credo sia difficile, perché con tutto il rispetto per gli assessori esterni, credo che solo chi ha fatto la campagna elettorale deve esprimersi e risolvere le problematiche.
Analizzando i risultati elettorali della tua compagine e poi quelli della futura opposizione, quale dato ti ha colpito maggiormente? Numeri alla mano, quali considerazioni ne hai tratto?
La prima considerazione che mi è venuta in mente è che la gente ha avuto un po’ di paura. Noi abbiamo avuto più di trecento voti di scarto e non son pochi in una competizione comunale con tre liste candidate. Quello che mi è saltato agli occhi è questa sorta di liberazione, questo movimento di popolo; il popolo si è mosso ed ha voluto affidare , non alla mia persona, ma alla mia squadra la guida del comune.
Invece una mia analisi immediata è stata la seguente: il cav. Pellegrino, imprenditore, candidato nella lista Rinascita strianese, ha ottenuto centosessanta consensi; nella vostra lista c’è stato un exploit di Santolo Sorvillo che ha sfiorato i trecento voti; penso inoltre ai centosessantasette consensi ottenuti da Maccarone senza neppure aver parlato in un comizio. Qual è la tua analisi rispetto a questi dati?
Io penso che una persona , in campagna elettorale, viene ripagato per come ha operato. Se ha operato bene può anche non “parlare” , non fare un comizio, può anche starsene a casa e se la gente ti conosce, quando ci sono le elezioni ti va a votare. Se hai dei progetti, dei programmi la gente ti va a votare. Invece se non c’e’ un riscontro elettorale, vuol dire che non si è programmato, non si è stati in mezzo alla gente, vuol dire che non si è capita la politica da fare sul territorio.
Quindi il comizio è un di più ? Col comizio si può solo perdere consensi?
Con un comizio si può perdere o guadagnare consensi così come potrebbe essere ininfluente.
Anche il riscontro ( 85 consensi ) ottenuto dalla dottoressa Elisa Boccia, ex sindaco, fa riflettere, soprattutto perché tutti hanno speso parole di elogio per il suo operato decennale. Un’analisi attenta di questi risultati è d’obbligo per un politico, non trovi?
Un politico deve per forza di cose analizzare questi dati. Io non vado nello specifico, ma credo che i consensi a Striano non si ottengono con le promesse elettorali. La gente è stufa di avere promesse elettorali, è stanca di essere presa in giro ed è un dato di fatto da cui non ci possiamo prescindere.
Hai detto che vi davano per sconfitti in partenza. Mi viene spontaneo chiederti: sono l’architetto Rendina e l’ing. Gravetti che hanno perso o voi che avete vinto?
Ad una domanda del genere è facile rispondere : siamo noi che abbiamo vinto, senza ombra di dubbio! La campagna elettorale ha inciso molto. Resta da capire chi ha dato all’architetto Rendina, la convinzione che loro fossero vincenti. In campagna elettorale per quanto si voglia essere sicuri, si può esserlo solo del proprio voto; è solo l’urna a consacrare il vincitore ed in quel caso il popolo è sovrano.
Tre canzoni hanno accompagnato la vostra campagna elettorale : 1) attenti al lupo; 2) il regalo più grande; 3) il ballo del cavallo. Qual e’ stato il criterio di scelta?
Perché citare per prima “attenti al lupo”? Io direi che quella di riferimento è quella di Tiziano Ferro,” il regalo più grande”, che abbiamo utilizzato anche sul nostro sito internet. Le altre due non so perchè siano state scelte.” Attenti al lupo” forse per dare un pizzico di gioco alla campagna elettorale ed è stata una cosa simpatica, l’atra non so.
Si è trascesi in qualche occasione durante questa campagna elettorale? Si è cercato di inasprire i toni?
Nei piccoli centri ed in particolare a Striano, in campagna elettorale purtroppo si trascende sempre, l’importante è avere il rispetto per l’atra persona; la cosa importante è che dopo le elezioni si metta tutto da parte nell’interesse del paese. Quindi qualcosina che è stata detta dal palco dobbiamo dimenticarcela; io devo dimenticarmi di quello che mi è stato detto e i miei avversari devono dimenticarsi di quello che gli è stato detto. Tutto viene azzerato visto che c’è un’amministrazione che lavora per il popolo e quando dico amministrazione intendo un intero consiglio comunale. Questo ci deve unire per forza!
Vi deve unire anche perché circa tremila persone hanno votato Civico34 e Rinascita strianese mentre duemila hanno attribuito i consensi al vostro gruppo.
Queste sono analisi che io in politica non condivido assolutamente! Noi abbiamo avuto una percentuale che ci ha consentito di vincere le elezioni e devo dire che io non condivido il tuo discorso. Dobbiamo considerare che siamo fiamma della stessa candela e non dobbiamo mai dimenticarlo. Bisogna azzerare tutto, mettere tutto a tacere ed andare avanti. Maggioranza ed opposizione dobbiamo lavorare con l’unico obbiettivo di “fare” per il paese. Non accetto il fatto che si sommino i voti del civico e quelli di Rinascita Strianese, non è un conteggio giusto; questo tipo di riscontro sarebbe stato giusto se i due gruppi fossero stati insieme. Noi rappresentiamo la maggior parte del paese perchè c’è stata una amministrazione che è stata scelta dal popolo, il popolo è sovrano ed ha deciso che noi dobbiamo fare amministrazione con Antonio Del Giudice sindaco, così come due anni fa il popolo decise di farmi fare opposizione. Io sono stato buono all’opposizione cercando di dare un contributo, così come gradirei che dalla mia opposizione venisse un contributo e di questo ne sono certo; sono certo di poter godere di un importante contributo da parte di tutte e due le liste.
E’ un momento storico troppo importante per Striano per dare spazio all’acredine.
Assolutamente! Lo ripeto, lo ribadisco dopo averlo detto al comizio di ringraziamento : per me è tutto finito con la chiusura dei seggi ed il responso dell’urna. L’intero consiglio comunale è composto da persone perbene, da persone che possono dare un contributo e che sono state scelte dal popolo.
Abbiamo cercato di coinvolgere anche i cittadini in questo nostro incontro con il neosindaco, fornendo loro la possibilità di presentare domande. Ti giriamo una domanda da parte dell’ex vicesindaco Patrizia Rega :
Dalla passata amministrazione certamente ti e’ rimasto qualche rimpianto, cosa affronteresti diversamente? Quali sono gli atti amministrativi che non avendo avuto modo di concludere lo scorso mandato saranno tua priorità nell’attuale mandato? Quali le cose che hai fatto allora e che non rifaresti? Il tuo modo di amministrare riserverà qualche sorpresa o intendi seguire le linee guida del tuo passato mandato elettorale?
Patrizia Rega, ex vicesindaco, è stata anche mia insegnante d’inglese, per lei nutro un affetto ed una stima incommensurabili. Ha detto molto bene nella sua domanda, dandosi anche una sorta di risposta. La prima volta che sono stato sindaco ero un ragazzo di ventisette anni, giovanissimo. Adesso ho qualche anno in più, con più esperienza avendola maturata sul campo, avendo già fatto il sindaco per cinque anni. Credo che per un politico la cosa che fa maturare di più è fare opposizione. Io posso vantare entrambe le esperienze e questo dà maggiore sicurezza rispetto a quello che c’è da fare per essere più operativi possibile. La prima cosa che faremo sarà portare a termine la zona industriale, cosa che nel duemilasette, quando finì il mio mandato, per questioni temporali, non ebbi la possibilità di portare a termine. Di errori ne avrò fatti un’infinità in cinque anni di mandato; non rifarei cose che non possono essere utili per il paese.
Secondo te quanto è valida la seguente proporzione ? Enzo Coppola sta al Cav. Pellegrino come Santolo Sorvillo sta ad Antonio Del Giudice. Enzo Coppola entrato all’ultimo minuto a comporre la lista del Cav. Pellegrino influì particolarmente alla sua disfatta nella scorsa amministrazione. Anche voi avete acquisito Santolo Sorvillo poco prima che si presentassero le liste…
Quello che è accaduto nell’ultima ora per la composizione delle liste di quest’ultima campagna elettorale è un dato di fatto. Noi abbiamo sempre mantenuto il principio della coerenza, dal quale siamo usciti fuori bene visti i risultati. C’è una netta differenza fra il vice dell’ex sindaco e Santolo Sorvillo. Santolo è stato già mio assessore per cinque lunghi anni, c’erano e ci sono delle intese, c’è stata sempre stima e rispetto anche quando siamo stati candidati l’uno da una parte e l’altro dall’altra. In campagna elettorale mi è stato chiesto come mai due anni fa io ero contro Sorvillo mentre adesso è al mio fianco. In due anni le cose si possono riappacificare, si possono chiarire, si possono smussare; il problema è quando lo si vuole fare in cinque minuti, in quel caso è un problema serio.
Perche’ la scelta di fare un percorso comune con Santolo Sorvillo non è stata fatta quando avete iniziato il vostro percorso, magari ottenendo un maggior coinvolgimento ?
C’è voluto il tempo di metabolizzare, il tempo di verificare; la politica ha i suoi tempi ed è anche giusto che sia così.
Da quello che ho potuto constatare, mai come in questa occasione, c’è stata una grossissima partecipazione “attiva” degli imprenditori alla campagna elettorale. Sarà perché gli interessi in gioco sono notevoli ed è previsto uno stravolgimento, si spera in positivo, del paese nei prossimi anni?
Anche io sono un imprenditore. Gli imprenditori devono scendere in politica, devono dare il loro contributo ed è giusto anche che lo diano nell’amministrazione pubblica. Io non parlerei di interessi. Anche io sono stato sostenuto da qualche imprenditore, così come nelle altre liste c’è stato più di qualche imprenditore che li ha sostenuti. Il problema èun altro : il problema nasce quando un candidato sindaco deve garantire per i propri imprenditori, questo è il problema. L’importante è che gli imprenditori scendano in campo per dare un contributo fattivo ed operativo a quella che è l’amministrazione della cosa pubblica. Quando si dice dal palco che si deve garantire per i propri imprenditori, a me questa cosa appare strana. Io ribadisco che non è il caso di parlare di interessi, perchè gli imprenditori i propri interessi li fanno nelle aziende di cui sono amministratori.
Allora come si giustifica questa partecipazione attiva da parte di tanti imprenditori?
Ti posso garantire che c’è stata una partecipazione giorno e notte.
A me è parso di notare una sorta di sfida nella sfida : politici contro politici ed imprenditori contro imprenditori… cosa ne pensi?
Ma no! La sfida gli imprenditori la devono fare sul campo, dove chi è più forte vende il prodotto migliore e riesce a portare maggior profitto a casa: questa è la sfida degli imprenditori. Gli imprenditori sono persone molto passionali e quindi quando si entra nel vortice della politica si lasciano trascinare, ma non credo per interessi personali; mi auguro che non sia così!
Quindi chi ha influito di più su questa campagna elettorale, i cittadini o gli imprenditori?
Il cittadino decisamente! L’imprenditore può dare un indirizzo al voto ai propri dipendenti, si può avere questa chiave di lettura, ma poi non credo ci sia un’influenza tale da determinare chi debba fare il sindaco e chi no!
Tremano un pò le gambe? Senti il peso della responsabilità dei grossi eventi che interesseranno Striano?
Sarei un incosciente se non sentissi il peso delle responsabilità. Sono onorato di ricevere questa responsabilità e spero di fare il meglio per questo grande impegno che mi ha ridato il paese, ma credo che le gambe non possono tremare per opere che riguardano la crescita del paese. Bisogna essere pronti, dinamici, immediatamente scaltri nel fare scelte importanti che andranno fatte e condivise con l’intera popolazione. Quando si condividono le scelte con la popolazione si opera correttamente, mentre quando ci si erge a paladini della giustizia e quindi si fanno le scelte da soli, questo non porta a nulla.
Riprendendo un aggettivazione nei tuoi confronti da parte dell’ormai ex assessore Tullio Rega, che ti definì “un sindaco di facciata”, è arrivato il momento di spogliarsi, metaforicamente, di giacca e cravatta, rimboccarsi le maniche in vista degli impegni che attendono il paese?
Non a caso io ho fatto una campagna elettorale in jeans e maglietta corta. La nostra operatività vogliamo dimostrarla anche facendo immediatamente l’esecutivo. Giacca e cravatta l’abbiamo già tolta, ci siamo già sbracciati le maniche e vogliamo andare avanti così al di la della affermazioni che ha fatto il mio ex assessore. Io non sono stato un sindaco di facciata e dalla mia gente non mi toglierà mai nessuno! Questo se lo possono mettere in testa, ben chiaro ed impresso nella mente.
C’è necessità di rendere anche più vivibile il paese?
Decisamente si!
Anche attraverso un piano traffico, oppure l’istituzione di zone pedonali?
Sono passate appena ventiquattro ore da quando sono stato eletto sindaco. A breve farò una riunione operativa con il comando dei vigili urbani e la prima cosa che affronteremo sarà quella di rendere più vivibile questo paese. Non è possibile che noi usciamo ed abbiamo difficoltà anche per attraversare la strada perchè sembra di trovarsi in una giungla. Il vigile non deve fare verbali ma fare prevenzione; il cittadino deve sapere che alle sue spalle c’è il vigile con il fiato sul collo che può fargli un verbale da un momento all’altro. C’è bisogno di polso fermo e di chi dia un indirizzo. Siamo fatti così noi italiani, siamo così, abbiamo bisogno di essere guidati.
L’esempio partirà anche dal sindaco?
La mia macchina cerco di non metterla mai fuori posto.
Anche il sindaco che raggiunge il comune a piedi potrebbe essere un messaggio importante, oltre a riportarti costantemente tra il popolo come tu ami.
Stare tra la gente per me è la cosa più bella di questo mondo.
L’amministrazione sarà pronta e capace di affrontare tutte le questioni sul tavolo?
Prontissima! Ci sono progetti su cui abbiamo studiato da tempo. Contemporaneamente all’interessamento per le scuole, dovremo interessarci della zona industriale.
La villa comunale sarà ultimata? La palestra polivalente? Il campo sportivo? La stazione dell’Alta Velocità ecc. ecc. Siete coscienti di quello che vi aspetta?
Siamo coscienti che saranno cinque anni importanti che prevedono un’intensità di lavoro spaventosa e non dovremo perdere neppure un giorno! Le pile sono cariche.
Cosa vuoi aggiungere al tuo discorso di ringraziamento rivolto ai cittadini ieri sera?
Sono e sarò sempre un sindaco tra la gente e che ascolta il proprio popolo. Non abbiamo fatto promesse in campagna elettorale, non ne facciamo adesso che siamo amministratori. Adesso c’è un’amministrazione che ascolta.
Ma prima ci hai parlato di rispetto delle scadenze. Quelle non sono promesse?
Si sono promesse che manterremo.
In conclusione toglimi una curiosità: perchè parli sempre di popolo? Striano infondo ha soli ottomila abitanti… non sarebbe meglio ridurre tutto ad una dimensione familiare e utilizzare il termine concittadini?
Intendo il nostro paese come una grande famiglia di ottomila persone che si aspetta qualcosa di compiuto per il territorio.
Intervista realizzata mercoledì 10 maggio 2009 nell’ufficio del Sindaco – Palazzo comunale di Striano.