Intervista del 9 agosto 2008
Finalmente abbiamo il piacere di intervistarla. Perché abbiamo dovuto aspettare così a lungo?Biagio Pellegrino – A me non e` stato mai riferito, ne chiesto, ne richiesto di intervistarmi. Il dottor Francesco Gravetti lavora con me in qualita` di addetto stampa e non ho mai ricevuto da lui notizie in merito ad un`eventuale intervista: io avrei avuto tanto piacere a realizzarla. Questo episodio me ne fa ricordare un altro nel quale in occasione di una manifestazione Francesco fece parlare prima l`assessore e poi, solo dopo, parlai io; in quell`occasione quando presi la parola lo ringraziai enormemente…!
S – Persona schiva, maliziosa ed arguta. Si ci rivede in questa descrizione?
BP – No assolutamente. Sono molto onesto, chiaro, trasparente ed aggiungerei anche molto disponibile ad aiutare maggiormente i giovani. Furbizia non ne ho e le strategie trasversali non fanno parte del mio carattere; se la pensassi così non avrei i trentacinque/quaranta anni di attività che mi hanno consentito una crescita sociale e patrimoniale.
S – Ci descrive in sintesi la sua escalation sia da imprenditore che da politico?
BP – Da imprenditore potrei dire tanto perché è la mia primaria attività a cui dedico giorno e notte del mio tempo. La notte la dedico soprattutto alla mia formazione professionale continua. La mia crescita come imprenditore e` stata contraddistinta dalla mia volontà di prepararmi sempre ed investire, anche ponendo attenzione nella scelta degli uomini giusti. La crescita e` dovuta anche all`applicazione dei miei figli e dei collaboratori, i quali meriterebbero di più, ma a cui non ho potuto dare ulteriori riconoscimenti. Molti hanno avuto: realizzando abitazioni proprie ed acquistando automobili, grazie al mio contributo personale oltre a quello che e` il corrispettivo economico legato alle loro prestazioni lavorative.
S – Quanto ha inciso e quanto incide la sua famiglia nelle sue scelte?
BP – Fino a quindici/venti anni fa incideva zero. Ero io il numero uno, colui che decideva, realizzava e cresceva, poi da quando il mio primo figlio ha compiuto i venti anni di età ho goduto anche del loro supporto. E` mia ferma volontà continuare nell`attività che svolgo soprattutto adesso che stiamo affrontando momenti difficili dovuti all`espansione del nostro mercato nei paesi più poveri. Grazie alla mia applicazione ed a quella dei miei figli continuiamo senza particolari intoppi la nostra attività.
S – Si sente un uomo fortunato?
BP – Mi sento un uomo fortunato perchè ho avuto dalla famiglia dei valori importanti: umiltà, onestà e tanta voglia di lavorare anche per il sociale.
S – Quante volte al giorno le capita di sorridere?
BP – Dipende dai momenti. Se ci sono difficoltà di certo non sorrido, ma molte volte con i miei dipendenti mi capita di ridere; mangiamo il cornetto, beviamo il caffè ridendo e scherzando, magari un attimo dopo ci arrabbiamo perché si e` fatto qualcosa che non si doveva.
S – Chi è un imprenditore?
BP – Quello dell`imprenditore e` un mestiere molto difficile e si deve essere predisposti al sacrificio continuo. I rischi economici e patrimoniali sono quello di cui un imprenditore deve maggiormente tener conto. L`imprenditore e` quella persona che ha solo orgoglio personale e vuole dare qualcosa alla società. C`e` un`altra categoria che e` quella dei commercianti i quali fanno soltanto business finanziari ed economici, ma non sanno cosa sia il lavoro, la tecnologia, l`inventiva nella realizzazione di prodotti e progetti; queste persone non sanno neppure dove abitano i valori di un imprenditore, li definirei degli investitori e direi degli sfruttatori della società.
S – Invece chi è un operaio?
BP – Secondo me l`operaio dovrebbe essere tutta la classe umana che ha avuto la sfortuna o la fortuna di essere messa al mondo. L`operaio e` un bene enorme se gestito bene: e` colui che mette il sangue per sostenere la propria famiglia. Le politiche che favoriscono o la classe imprenditoriale o la classe sindacale rovinano e non mantengono gli equilibri che gli operai dovrebbero e devono avere, sia in termini di diritti che di doveri. Esiste un punto d`incontro, ma dipende sempre da chi gestisce la massa operaia, perché se incosciente e disonesto allora sfrutta gli operai stessi e questo e` da condannare, perché l`operaio e` disposto a lavorare ma non a farsi sfruttare.
S – Si può ritenere il salario di un lavoratore una fonte sufficiente a soddisfare le esigenze di una famiglia monoreddito?
BP – Dipende da come il capofamiglia programma il suo avvenire e quello della sua famiglia, ma comunque siamo in una situazione in cui e` chiara la perdita del potere d`acquisto dei salari.
S – Durante la scorsa campagna elettorale propose di devolvere il suo compenso da amministratore a tutte le mamme che avevano necessità di acquistare il latte per i propri bimbi. Quanti litri di latte sono stati distribuiti?
BP – L`esito e` stato positivo. Appunto ieri ho autorizzato il dottor Perrotta, con competenze alle politiche sociali, ad elargire il mio appannaggio residuo. Grazie a questa idea che ebbi, tante mamme e tanti figli hanno potuto godere di bollette pagate, sia per l`energia elettrica che per la GORI ed in più si sono sostenuti con qualche alimento, tamponando situazioni precarie, vegetando giorno per giorno. In alcuni casi, lì dove la situazione risultava ancora più grave, ho provveduto a contribuire personalmente alla risoluzione di alcuni problemi.
S – Si è candidato alle scorse elezioni perché si sentiva di lanciare il guanto di sfida, oppure perché è stato attratto dal richiamo della terra madre?
BP – Il richiamo della terra madre non vi e` stato assolutamente per la politica, ma e` stata la famiglia che nella mia crescita giovanile ho dovuto lasciare, dovendomi allontanare dal paese per orgoglio e crescita personale. Il mio rientro a Striano e` quindi da attribuirsi al voler essere vicino alla mia famiglia e vicino al mio paese. Assolutamente non ho lanciato il guanto di sfida a nessuno, ma conoscendo come si vive a Striano ed avendo subito in prima persona, in qualità di imprenditore, la crescita mancata di questo paese, ho deciso di candidarmi per cambiare le cose. Gli errori sono stati commessi già venticinque anni fa, quando non si e` colta l`occasione di creare migliaia di posti di lavoro in questo paese. La responsabilità di questa mancata opportunità e` da attribuirsi ai politici di quell`epoca fino a quelli che hanno preceduto la mia candidatura. Ho deciso di scendere in campo perchè non potevo permettere che pochi personaggi, in questo paese, diventassero proprietari assoluti del paese stesso che e` di tutti gli strianesi. Ho sofferto per il fatto che mentre cittadini di Striano si sobbarcavano trasferte per andare a lavoro, pochi personaggi crescevano patrimonialmente ed economicamente, senza alcun beneficio per i cittadini. E` da qui che e` nata la volontà, non di sfidare, ma di confrontarmi. Ringrazio i cittadini per il consenso attribuitomi, ma non sono soddisfatto di come si sono evolute le cose durante il mio mandato, perchè nella formazione della coalizione ho commesso degli errori dato che non ho giudicato bene i personaggi che mi erano vicini.
S – Per rendere a tutti i cittadini un quadro chiaro di quest’anno di amministrazione e quali conclusioni ha tratto da questa sua breve esperienza politica le presento alcuni nomi di “politici” locali, faccia una breve considerazione su ognuno di loro:
– Vincenzo Cordella:
Per quel poco che ho conosciuto Vincenzo Cordella come persona e come assessore, posso dire che ha bisogno di tanti consigli e di una guida che non gli permetta di amplificare il suo essere illuso per non dire megalomane. E` forse bene che rifletta per il suo futuro, lo sottolineo: deve riflettere bene!
– Nicola Albamonte:
Nicola Albamonte, al suo primo incarico da presidente del consiglio, mi ha dato l`impressione di avere un carattere molto aggressivo, non si controlla facilmente, ma si fa prendere dalla euforia commettendo degli errori. Forse questa esperienza gli sarà utile per la prossima candidatura; sicuramente se ci sono io ci sarà anche lui.
– Vincenzo Coppola:
Non ci vuole un aggettivo per qualificarlo, perchè e` già squalificato politicamente e socialmente, inoltre credo sia bene che per altri aspetti sia lui stesso a giudicarsi.
– Tullio Rega:
La sua lunga esperienza politica gli ha permesso anche di maturare, divenendo il politico di maggiore prestigio presente oggi nel paese, visto il panorama politico attuale. Lui e` il protagonista, uno dei primi che con la sua furbizia ed anche bravura potrebbe fare qualcosa di buono per Striano, ma sempre controllato ed affiancato da altre persone che non siano quelle con cui ha condiviso la penultima legislatura.
– Carmine Annunziata:
Non ne parliamo proprio; deve soltanto fare l`infermiere, per lui non esiste alcun aggettivo qualificativo. E` soltanto un buon infermiere.
– Antonio Pagano:
L`ingegnere deve restare nel suo studio ad assistere i suoi bravi clienti, che siano anziani, grandi o piccoli ereditieri. Socialmente e` meglio che non continui a fare danni a questo paese, perchè negli ultimi trent`anni e` uno dei maggiori responsabili della mancata crescita di questo paese.
– Franco Soviero:
E` una volpe e non ha assolutamente personalità, per questo e` vissuto sempre nell`ombra dell`ingegnere Pagano. Quindi Franco Soviero non esiste come persona.
– Santolo Sorvillo:
Politicamente lo conosco poco, però di opportunismo, per quelli che sono i fatti che conosciamo a Striano, ne ha dimostrato, arrecando enormi danni al paese; mi riferisco a quanto e` accaduto con la GORI, infatti oltre a creare tutti i danni e i disagi che conosciamo, non è riuscito neppure ad ottenere un numero di posti di lavoro adeguato; invece anche illegittimamente si e` assunto la responsabilita` di dare in gestione alla GORI l`acquedotto in cambio di un solo posto di lavoro, attorno al quale si sono susseguite e si susseguono voci polemiche. Il danno maggiore arrecato dalla gestione GORI e constatato da me in qualità di Sindaco, e` stato il versamento da parte del comune, alla GORI stessa, della cifra di settecentomila euro in due rate, questo aggravio di spesa ci ha indotti, a me come Sindaco ed agli altri assessori, a dover tirare la cinghia per poter rientrare nel patto di stabilità.
– L’ex sindaco Del Giudice:
L` ex sindaco Del Giudice è inaffidabile e incontrollabile. Veste bene i panni del presentatore. E` come quegli attori che godono del pubblico soltanto alla prima apparizione perché poi stancano.
S – Durante il suo mandato, nonostante sia stato nominato un comandante dei vigili, esterno all’organico in forza al comune, generando di conseguenza polemiche all’interno del nostro corpo dei vigili, non si sono notati miglioramenti nel servizio, soprattutto per quel che riguarda la viabilità e le regole fondamentali del vivere civile. Come commenta questa affermazione.
BP – Quello che si percepisce dall’esterno e` che per il paese non si è fatto quasi nulla e questo può essere considerato vero. La mia intenzione era quella di creare un corpo dei vigili che fornisse ordine e servizi ai cittadini. Ho trovato la seguente situazione : un vigile che con decreto era stato nominato comandante, mentre era pronto nella pianta organica il bando di concorso . Ho cercato di bandire il concorso per designare il comandante, ma i tempi tecnici erano lunghi, quindi ne ho nominato uno a scavalco, perchè c`era la necessità di un dirigente sia per gestire gli aspetti organizzativi, sia per amalgamare i componenti del corpo stesso che in non poche circostanze hanno dimostrato di non essere opportunamente affiatati e tali rapporti contrastanti potevano condurre anche a situazioni particolari, rispetto alle quali, dovendo mantenere un certo riservo, non posso stare qui a raccontare . Si consideri inoltre che l`operato del comandante dei vigili da me nominato, ha permesso il recupero di circa centoquarantamila euro dai verbali giacenti sulle scrivanie da tantissimo tempo. A dispetto di quanto riportato dai siti internet e quotidiani i soldi spesi per il comandante dei vigili, hanno portato dei benefici.
S – Ci spiega quali sono i veri motivi che l’ hanno spinta a ritirare la delega di assessore a Vincenzo Cordella ex assessore all’ambiente ed alla sicurezza?
BP – Dei sei assessori che io ho accettato attraverso una procedura da me non condivisa, secondo cui gli assessorati andavano ripartiti nel rispetto dei voti ottenuti, Cordella non avrebbe dovuto ricoprire alcun incarico. Non ho problemi a descrivere i motivi per cui ho deciso di ritirare la delega all`assessore Cordella. Eravamo in conferenza dei servizi con tutti i dirigenti ed assessori, in attesa del Generale Jucci con il suo entourage di ingegneri e la ditta che ha vinto l`appalto per la realizzazione delle fognature a Striano. Eravamo circa ventidue persone tutte sedute nella stanza del Sindaco ad ascoltare il parere del Generale rispetto allo stato di avanzamento dei lavori. A seguito delle sue dichiarazioni, da Sindaco responsabile per tutti i cittadini di Striano, ho mostrato il mio disappunto e conoscendo le numerose lamentele di tutti coloro che abitavano nelle strade interessate dai lavori, ed essendoci stata mancanza di sicurezza nei cantieri e tempi lunghi nell`ultimazione dei lavori, non potevo non segnalarlo. Invitai quindi il Generale a prendere visione di quanto da me descritto recandosi sui cantieri. Al che, l`assessore Cordella si e` alzato offendendo tutti i presenti con parole incivili, definendoci vigliacchi, anche se io nel difendere i cittadini di Striano non credo di aver commesso una vigliaccata; continuando a gridare l`assessore Cordella si e` allontanato aggiungendo parole irriferibili per tornare dopo pochi minuti e lanciare sulla mia scrivania un foglio su cui erano riportate le sue dimissioni. Nessuno di noi ha inteso il motivo di quel gesto, forse aveva interessi legati a quei lavori? Io ho tenuto le sue dimissioni oltre un mese nel cassetto della mia scrivania e durante questo periodo ho letto di sue dichiarazioni sui giornali secondo cui io non decidevo sulle sue dimissioni e non avevo ne potere, ne capacità decisionali. Quando però lessi le sue dichiarazioni su “Il Mattino“, articolo scritto dall dott. Francesco Gravetti senza che io sapessi nulla , dichiarazioni dicevo, secondo le quali io non mi decidevo a togliere o meno la delega all`assessore, cosa che non avevo fatto fino ad allora perché ritenevo quell’assessorato molto importante, presi atto e attraverso un decreto gli revocai l`assessorato. Questo e` quanto e preferisco non parlare di come e` stata gestita la raccolta differenziata! A questo punto, rifletto e mi chiedo cosa ci possa essere tra Cordella, Pagano e Soviero, chi li ha spinti a presentare tutti e tre le dimissioni? Cosa c`e` tra di loro? Cosa li unisce nonostante i diversi incarichi che ricoprivano? Inoltre con i lavori delle fogne cosa c`entra l`assessore Cordella?
S – Chi secondo lei ha tradito gli elettori l’ex assessore Saviano o l’ex esponente dell’opposizione Maccarone?
BP – L`assessore Saviano, perchè mentre il consigliere Maccarone con la sua scelta di tenere in piedi l`amministrazione ha dimostrato responsabilita` nel non far insediare il Commissario, cosa che risulta sempre un danno per il paese, l`assessore Saviano, pur non avendo mai accennato né a dissapori nei miei confronti, ne nei confronti degli assessori ha scelto di passare al’opposizione; la sua e` stata un`improvvisata dietro la quale credo ci sia comunque l`assessore Cordella ed immagino che questo sia dovuto alla probabile prossima candidatura a Sindaco di quest`ultimo.
S – Il suo rapporto con Enzo Coppola è parso da subito conflittuale, vuole dirci cosa ha caratterizzato questo scontro, che alla fine per lei e la sua amministrazione si è rilevato fatale, nonostante in qualche occasione lo stesso ex assessore si è pubblicamente dichiarato a lei fedele?
BP .- Il conflitto non c`e` stato da subito. Anzi direi che con Enzo Coppola c`e` sempre stata un`armonia, un accordo ed uno scambio di opinioni per portare avanti lavori e progetti per il paese. Devo dire però che nel periodo delle elezioni, durante una mia assenza di tre giorni, lui si e` fatto prendere dalla sua mania da politico o cattivo politico, pretendendo che in una sezione elettorale mettesse il figlio a presidente del seggio. Io non gliel`ho consentito e quando mi informò, negai questa possibilità, ricordandogli che i presidenti dei seggi sono designati dalla Corte d`Appello e che quell`elenco va rispettato e che qualora qualcuno dei nominati non si presenti, si attinge dallo stesso elenco. Al mio rientro a Striano ho trovato prima in piazza e poi per quasi tutto il paese, il documento attestante le dimissioni dell`assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Vincenzo Coppola; si era dimesso in mia assenza. Preciso che in precedenza non c`era stato ne litigio ne discordia, anzi anche dopo le dimissioni l`ho invitato a venire al Comune per portare avanti i lavori che stava seguendo, ma da buon politico che fa solo danni, non e` più venuto al Comune.
S – Che giudizio si è fatto dell’ex esponente della minoranza Tullio Rega che prima le ha confermato la fiducia fino a fine febbraio votando il bilancio e poi poco dopo ha votato per la sua sfiducia?
BP – Hanno commesso un errore grave, non solo Tullio Rega, ma tutti quelli che avevano confermato la fiducia. Credo che Tullio Rega politicamente abbia fatto il piu` grande errore che poteva commettere; chissa` questa azione quanto gli costera` in seguito.
S – Il parroco di Striano l’ha ritenuta una vittima di un sistema politico locale ormai logoro. Come giudica questa considerazione?
BP – Io chiederei a padre Michele cosa ha fatto lui per eliminare questo logorio che esiste. Padre Michele dovrebbe essere il parroco di tutti gli strianesi, ma per esigenze sue e` costretto a ballare un poco, andando a destra ed a manca. E` un ottimo parroco ma farebbe bene a fare meno politica.
S – Il ministro Maroni, proprio in questi giorni, ha concesso maggiori poteri ai sindaci in tema di sicurezza. Si rammarica di non aver potuto vestire i panni dello “sceriffo”?
BP – Assolutamente no. Non e` nel mio carattere vestirmi di prepotenza ed arroganza, acquisendo poteri che potrebbero anche essere antisociali
S – Che considerazione ha dei giovani di Striano?
Bp – Io considero i giovani sempre una risorsa enorme. Se i giovani si trovano in un momento di difficolta` non e` colpa loro, anche perche` non hanno i mezzi per potersi esprimere, la colpa è della società e in primis delle istituzioni. I giovani vanno aiutati! Sempre!
S – Da imprenditore o da Sindaco ci esprime un giudizio sul tema della sicurezza a Striano, tema ancora tristemente all’ordine del giorno?
BP – Questo e` uno dei motivi per cui auspicavo una crescita del corpo dei vigili urbani e della protezione civile, in collaborazione con la caserma dei carabinieri. Personalmente mi sono interessato per ottenere una pattuglia della polizia con maggiore frequenza sul territorio; avevamo inoltre cominciato un progetto, seguito dal dott. Catello Marciano, che prevedesse degli ispettori ambientali volontari. Tutte queste figure avrebbero garantito, soltanto con la loro presenza, a redimere atti di malintenzionati.
S – Chiarisce per tutti i cittadini quale sia stato l’epilogo del suo mandato? Si è dimesso o è stato sfiduciato?
BP – Io sono orgoglioso della mia condotta. Ho dato le dimissioni due volte. La prima volta anche i gruppi di minoranza hanno aderito alla richiesta del piano programmatico fino a febbraio 2008, poi le stesse persone con azioni da vigliacchi si sono riuniti guardandosi in faccia tra di loro e decidendo assieme al Coppola di stilare un documento sottoscritto da dieci consiglieri per sfiduciare il Sindaco, venendo meno all`impegno precedentemente preso. Appena ho visto protocollato questo documento, ho protocollato le mie dimissioni e le ho inviate anche al prefetto. Per legge il Sindaco dimissionario resta in carica ancora per venti giorni, durante i quali qualcuno che aveva sottoscritto il documento di sfiducia ha espresso il suo ripensamento, ma io non accettato questo atteggiamento. Io non tratto e come dissi anche in consiglio, rispetto sempre la mia linea.
S – E’ stato il primo Sindaco a voler creare uno staff di tecnici al suo fianco? Quali risultati ha ottenuto?
BP – Lo staff ha aiutato molto i dirigenti attuali portandoci addirittura a dei progetti completi e soltanto da sottoscrivere, penso ad esempio al piano di recupero; quest`ultimo e` costato zero perchè realizzato dallo staff, rispetto a quello di venticinque/trenta milioni di lire che fu realizzato venti anni fa da tecnici esterni. Quindi delle professionalità affiancate ai dirigenti non hanno potuto che rendere dei benefici.
S – La maggioranza da lei capeggiata si è sgretolata strada facendo. Perché ha attinto dalla minoranza per la nomina di nuovi assessori? Non ha ritenuto valida la possibilità di coinvolgere persone competenti del suo lauto elettorato?
BP – Io credevo di avere a che fare con delle persone serie e responsabili politicamente, ma anche la proposta di lavorare insieme per il paese e programmare un percorso politico futuro comune, non e` valsa a nulla. Comunque, non ci sono state trattative.
S – In merito a questa sua scelta si è parlato di inciucio o di consociativismo, come dichiarato a noi anche dall’architetto Rendina. Come smentisce queste ipotesi non del tutto infondate?
BP – All`architetto Rendina non sta mai bene niente, quando lui e` fuori dai giochi diventa peggio di tanti politici vecchi, capaci di far cadere anche i grattacieli, attraverso una politica bugiarda e sporca di cui e` maestro; però personalmente e professionalmente l`architetto e` una persona rispettabile e capace, ma deve guardarsi bene dal predicare bene e razzolare male, perché un uomo di sinistra, ex comunista ed attualmente democratico, non si comporta come fa lui. A Striano ci conosciamo tutti ed ognuno sa giudicare sia me che lui; credo che l`architetto Rendina farebbe bene ad esporsi in prima persona assumendosi le responsabilità. Io gli ho proposto di fare il suo secondo nella prossima legislatura, sempre che si assuma le sue responsabilità. Ma lui forse preferisce inciuciare e posizionare in ruoli strategici persone per suo conto, ad esempio l`ex sindaco Antonio Del Giudice, ecc. ecc. ecc.
S – Trasparenza e libero accesso agli atti amministrativi. L’accesso agli atti pubblici viene facilitato, grazie ad internet, l’informazione libera è un principio alla base della democrazia, noi cittadini, a livello locale, dobbiamo vigilare sull’operato dei nostri “dipendenti” e ciò può essere fatto solo attraverso un libero accesso agli atti pubblici…! Anche il comune, come è ovvio che sia, ha il suo sito, che spesso presenta delle lacune dovute ad aggiornamenti non proprio tempestivi e poco efficaci per l’utente che vi accede. Si ritiene soddisfatto della vetrina telematica di cui godono i cittadini di Striano?
BP – No, ci dovrebbe essere una ristrutturazione totale che preveda non soltanto la revisione del sito internet, ma si potrebbe pensare di installare dei punti di informazione per il paese, dove sia anche possibile ottenere della documentazione. Il sito non era gestito bene, visto che non c`era una persona specifica a farlo. Ci ha lavorato Frizzi che essendo un co.co.co. con contratto in scadenza, al mio arrivo la legge non permetteva piu` di confermare figure professionali assoggettate da tali contratti. Bisogna pur dire che il comportamento di questa persona era quantomeno discutibile, in quanto oltre a non collaborare fornendo informazioni necessarie, spesso risultava irreperibile
S – Come giudica il suo approccio con le nuove tecnologie?
Rispetto al mio settore lo ritengo adeguato, anche se per raggiungere un livello di conoscenza ottimale sarebbe il caso di spenderci maggior tempo.
S – Adesso che non è più Sindaco, il suo rapporto con subc.( Antonio Basile) si è rafforzato o erano solo leggenda metropolitana i vostri rapporti di fraterna amicizia?
BP – Antonio Basile e` una persona che soffre come tanti altri cittadini le vicende di questo paese. Visti i suoi trascorsi da sindacalista e` amplificata la sua sofferenza in questo ambiente che non ha un livello culturale adeguato.
S – Quale deve essere l’obbiettivo di un giovane di Striano, ci esponga un suggerimento da imprenditore e non da politico.
BP – I giovani devono porsi degli obbiettivi da perseguire ma e`anche giusto che si presti attenzione alla loro crescita che deve partire soprattutto da quello che e` l`aspetto professionale.
S – Nella scorsa intervista abbiamo dato vita al gioco della torre e vorremmo che anche lei si prestasse a questo momento goliardico .
– Tra Veltroni e Berlusconi chu butta giù.
Per istinto non butterei nessuno .Ma se proprio devo, in questo momento scelgo Veltroni. Non che lo butti io, lo fanno benissimo i suoi. Mi dispiace per Veltroni perché da Sindaco di Roma l’ho apprezzato. Poi la gestione della segreteria del Pd, la decisione di presentarsi alle elezioni da soli, l’aver eliminato la sinistra estrema e tanti altri personaggi che davano fastidio …! diciamo che a me è capitato la stessa cosa da Sindaco, quando sono stato costretto a fare certe scelte con la mia amministrazione e con i miei assessori. Poveretto io capisco i problemi che sta avendo, lo ritengo un democratico e per questo penso che nonostante tutto non sia un uomo da buttare giù.
– Tra Gianni Morandi e Claudio Villa
Claudio Villa non c’è più, Gianni Morandi ha dato tanto alla canzone italiana, li tengo tutti e due.
– Tra potere e soldi
I soldi non mi interessano, li butto giù.
– Tra le sue aziende e la fascia di sindaco
La fascia di sindaco
– Tra mare e montagna
La montagna
– Tra caviale e melanzane
Melanzane cucinate in qualsiasi modo, e aggiungerei anche i fagioli che mi piacciono molto
– Tra rosso e nero
Preferisco Il bianco, sono un democratico. Ma tra nero e rosso butteri giù il nero.
– Tra un sindacalista e un comunista
Il comunista
– Tra birra e vino
La birra
– Tra Leonardo da Vinci e Sigmund Freud
Sigmund Freud
– Tra l’ex consigliere Annunziata e l’ex consigliere Gaito
Annunziata non c’è bisogno di buttarlo giù, lo fa benissimo da solo
– Tra Marco Biagi e Maurizio Sacconi
Sono persone da rispettare entrambi, Il rispetto per Biagi è enorme, per quanto riguarda Sacconi facciamolo prima lavorare e poi decidiamo se è il caso di buttarlo giù.
– Tra un palestinese ed un israeliano
Un palestinese
– Tra l’ex sindaco Del Giudice e l’ex sindaco Boccia
Del Giudice
– Tra un nuovo mandato da Sindaco e una vacanza di un anno
Mi tengo la vacanza, anche di un mese.
S – La prossima primavera riproporrà la sua candidatura oppure ha gettato definitivamente la spugna?
BP – Dipende dagli aventi che si prospetteranno nel prossimo autunno; non escludo nulla definitivamente.
S – Si fa un gran parlare del nuovo che avanza, della possibilità che le prossime elezioni possano sancire un cambio di rotta, determinato da una nuova classe dirigente destinata a governare il paese. Lei ci crede? Crede che il paese abbia la capacità di cambiare?
BP – Io lo suggerirei addirittura ed alcune mie scelte nell`ultimo anno erano rivolte anche alla possibilità di far crescere una classe dirigente nuova ed in tal senso avevo lanciato anche un segnale a qualche giovane professionista, il quale adesso nel leggermi si ricorderà di quanto gli ho detto. Se si dovesse cambiare proponendo una classe dirigente nuova, sarò io a stare insieme a loro anche non in prima persona, ma soltanto per poterli consigliare ed organizzare per quel poco di esperienza che ho.
S – Lei in questa sua esperienza politica ha avuto sempre vicini la sua famiglia e nello specifico ha sempre goduto dell’apporto dei suoi figli. E’ possibile ipotizzare per un futuro, magari non tanto remoto, il passaggio di testimone?
BP – No, assolutamente! Sono troppo presi da altre cose per dedicarsi alla politica
S – Parliamo dell’area PIP. Ritiene lo sviluppo di quest’area una possibilità di crescita per il paese?
BP – Certo, mi sono prodigato e forse chi ha fatto qualcosa sono soltanto io, infatti ad inizio duemilanove cominceranno i lavori.
S – La sua azienda ha presentato richiesta di lotti nell’area PIP?
BP – No. Il progetto per come era impostato era assolutamente scriteriato e ritengo che non sia il caso di aggiungere ulteriori commenti.
S – Cosa è per lei il conflitto d’interessi?
E` come se fosse un`appropriazione indebita; non devono esistere quelle persone che usurpano attraverso il conflitto d`interessi
S – Le ricordiamo degli stralci da un suo manifesto che fece scalpore, affisso per le strade cittadine durante il suo mandato:
“…Lo ammetto, lo sforzo di mettere mano ad una trasformazione radicale della città, la “Striano migliore” che avevo promesso di realizzare, è naufragato nella continua, quotidiana invincibile lotta ad una cultura di governo esclusivamente orientata alla vanagloria a cura di se stessi e delle proprie aspirazioni…”
“…Ma quale bene comune, quale interesse colletivo, si è trattato (come sempre) di sfacciata strumentalizzazione di valori sacrosanti….”
“…Cittadini, io accuso coloro che non amano il nostro paese, coloro che aspirano soltanto di incrementare il privato…”
“…Li accuso e, dunque, li sfido!…” “…Li sfido, dunque, a venire in consiglio comunale per votare la sfiducia al Sindaco oppure a raccogliere le firme necessarie per mandarmi a casa ed evitare che la seduta si svolga…” Questi sono alcuni passaggi di un manifesto che ha fatto affiggere sulle mura del nostro paese e che ha provocato scalpore, parole che sono sembrate delle vere sassate.Vuole commentarle e ribadire oggi, a chi si rivolgeva in particolare?
BP – Innanzitutto mi rivolgevo ai miei consiglieri ed assessori, perchè non e` possibile che su sei assessori, tre fanno un gruppo e vanno via. Avendo intuito un certo pericolo, ho dovuto far ricorso ad un manifesto pubblico per lanciare un segnale forte. Il fatto che vi fossero degli interessi personali da parte di Cordella e Pagano, non era un rischio ma una certezza, cosi` come c`e` da riflettere sulle pressioni e gli interessi da parte di Coppola ed Annunziata in vista del prossimo arredo urbano. Non voglio e non posso andare oltre.
S – In conclusione di questa chiacchierata ci esprima qualsiasi sua emozione, considerazione in merito a quanto lei ritiene più opportuno.
BP – Ritengo questa una bella possibilita` che mi viene fornita. Posso garantire che Striano potra` godere di un enorme sviluppo solo se nascera` una squadra coesa ed unita, questa squadra avrà il mio appoggio e la mia collaborazione nella stesura e realizzazione dei progetti. Penso alla stazione polifunzionale, all`area P.I.P. e all`impegno preso con la TESS per valorizzare il turismo in quest`area; questo paese tra quindici/venti anni potra` divenire il paese piu` bello della provincia di Napoli.
Intervista realizzata sabato 09/08/08 alle ore 10:30 negli uffici dello stabilimento Osla sud in via Sarno Striano (NA )