Intervista del 3 gennaio 2008
Sono del parere, che la sua vita meriterebbe un’autobiografia… ci ha mai pensato?No, non ci ho mai pensato.
Quali aspetti ci terrebbe maggiormente ad evidenziare?
La mia onestà, la mia trasparenza, il mio essere disponibile con le persone, la famiglia.
La famiglia Rega è una delle più numerose a Striano. Che valore attribuisce alla famiglia numerosa?
Un valore fondamentale ed importante. Non a caso in occasione del calendario (nr. “La Striano dei ricordi”), abbiamo preferito fotografare mia mamma e mio padre con tutti i nipoti, perché a noi piace la famiglia numerosa. Nella famiglia numerosa, ci sono i pro e i contro. Le difficoltà possono essere legate al dialogo tra i fratelli e nipoti, che non sempre è facile, ma possiamo ritenerci una famiglia fortunata, perché mia mamma e mio padre sono delle persone di sani principi. Eravamo nove figli, poi per cause note siamo divenuti otto, dopo la scomparsa di mia sorella. Otto figli tutti sposati in chiesa, in cinque fratelli svolgiamo la stessa attività ed andiamo tutti d’accordo e questo è sinonimo di dialogo, di confronto. I problemi nascono, si affrontano e si superano. La guida dei nostri genitori è stata fondamentale.
Un napoletano doc, come lo scrittore Luciano De Crescenzo ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera : «La scoperta del pomodoro ha rappresentato, nella storia dell’ alimentazione, quello che, per lo sviluppo della coscienza sociale, è stata la rivoluzione francese». Cosa rappresenta per lei il pomodoro?
Per me è la vita! Non solo per l’attività che svolgo e da cui dipende il mio reddito, ma soprattutto perché il pomodoro pur essendo un ortaggio povero è ricco di vitamine. E’ un prodotto di largo consumo che fa bene alla salute . Il pomodoro ha rivoluzionato anche la cucina italiana e quella di tutto il mondo.
Che idea ha del superpomodoro? Non costituisce un rischio per l’identità del pomodoro San Marzano DOP?
Effettivamente noi lavoriamo e lavoreremo sempre, solo ed esclusivamente il pomodoro DOP, perchè ha una sua storia e una sua cultura e c’è un consorzio che lo promuove: è un prodotto testato ed è giusto produrlo e trasformarlo. Il blak tomato che è una sperimentazione ottenuta da un innesto tra il pomodoro californiano ed il pomodoro San Marzano, non sarà mai trainante sia per i produttori che per le industrie di trasformazione. Nel mondo è conosciuto il pomodoro San Marzano.
Questo nuovo pomodoro è possibile considerarlo “figlio” della globalizzazione?
Sicuramente è figlio della globalizzazione. E’ però difficile commercializzare i prodotti figli della ricerca scientifica. Anche il Professor Veronesi ha discusso delle proprietà del nuovo pomodoro, ma credo che sia impossibile trovare questi tipi di prodotti presso i nostri fruttivendoli. Il pomodoro San Marzano è inattaccabile.
E’ difficile reperire manodopera stagionale?
Negli ultimi tempi si è fatta un po’ difficile. La parola stessa “stagionale” rende questo lavoro particolare. Vista la necessità di concentrare i tempi di lavorazione, questo lavoro diventa anche uno stress psicologico per i dipendenti. Le difficoltà si sono maggiormente evidenziate negli ultimi setto/otto anni. Precedentemente c’era manodopera locale che favorevolmente veniva a lavorare presso le industrie conserviere, mentre negli ultimi anni si sono fatti avanti gli extracomunitari.
Gli stranieri e il caporalato, le risulta sia un fenomeno anche strianese?
Si mi risulta che ci sia questo fenomeno. A dir il vero, noi come azienda l’abbiamo tenuto fuori. Chi si è presentato con i documenti in regola, l’abbiamo fatto lavorare. Ci sono stati proposti dei contratti da cooperative per l’acquisizione di manodopera, ma nel constatare la totale presenza di manodopera straniera, essendo la nostra un’azienda che opera sul territorio, preferisco rivolgermi prima alla manodopera locale.
Quanto è importante il contributo degli extracomunitari durante i periodi di raccolta?
Risulta fondamentale. Le cose sono cambiate: alcuni lavori che i nostri genitori svolgevano , oggi i giovani non li fanno più. Negli anni trascorsi ricordo che sono passati presso la mia industria tanti attuali professionisti di Striano : il dott. Franza, il compianto ing. Prebini, Pasquale Serafino ecc. Questo perché? Perché avevano l’esigenza di mantenersi gli studi ed un introito stagionale faceva loro comodo. Oggi le cose sono diverse: i genitori sostengono i figli all ’università e sono pochi quelli che decidono di svolgere un lavoro stagionale e lo fanno, non tanto per coprire le spese per gli studi quanto, per un viaggio, per acquistare un motorino o una macchina. Quindi il lavoro degli extracomunitari è fondamentale. Viaggio spesso, vado in Puglia e noto che i lavori nelle aziende agricole sono maggiormente svolti da extracomunitari, alcuni di loro anche molto preparati che ormai occupano dei ruoli importanti all’interno delle aziende stesse. Ho incontrato anche extracomunitari direttori di aziende, che si sono formati nei loro paesi e non hanno trovato nessuna difficoltà ad inserirsi. E’ un fenomeno che deve essere rallentato altrimenti, non essendoci lavoro per tutti, si rischia una guerra tra poveri.
Da leader di una storica azienda di trasformazione del pomodoro, a Sindaco di Striano… il salto non le è riuscito, nonostante lei mastichi politica da anni? Quanto è stata cocente la sconfitta alla sua prima candidatura a sindaco?
Abbastanza direi. Devo ammettere che inizialmente non mi ha toccato tanto, ma poi non è stato semplice mandarla giù. Io ritengo che nel bene e nel male ho dato degli ottimi contributi al paese. Mi aspettavo dai cittadini di Striano un maggiore consenso; purtroppo per varie vicissitudini che sono successe sul territorio, mi son ritrovato a non vincere le elezioni nel duemilasette.
Tullio Rega : si definisce più un politico o più un imprenditore ?
Di sicuro più un imprenditore. Mio padre ha dato vita all’azienda nel millenovecentosessantacinque ed io sono nato nel millenovecentosessantaquattro. Da venti anni sono in politica. Mi sento più un imprenditore che un politico.
Quando ha cominciato a muovere i suoi primi passi da politico ?
Dipende da come si vuole intendere la politica. Io la intendo come servizio ai cittadini. Fin da ragazzo ho fatto parte di varie associazioni presenti sul territorio. Ho frequentato l’azione cattolica, poi successivamente son passato alla Pro Loco attraverso la quale mi sono sempre rivolto ai cittadini. Quando mi e’ stata proposta la candidatura, tenendo presente che la politica è un servizio per i cittadini, ho accettato tranquillamente; questo è accaduto nel lontano millenovecentoottantasette.
Quali sono le sue simpatie politiche ?
Io come tanti altri, mi ritengo un moderato, quindi in una posizione di centro. Prima sono stato un simpatizzante della Democrazia Cristiana, da cui sono nati vari “figli”. Sono stato sempre al centro nella politica nazionale.
Anche perchè, volendo, è più semplice muoversi verso destra o verso sinistra?
Per chi è al centro a volte questo è vero. Essendo un moderato ho scelto di stare al centro , ma non per questo ogni volta mi ritrovo a scegliere il centro destra o il centro sinistra.
Prima che il PDL locale dimostrasse la sua identità, lei per quale schieramento simpatizzava, Orza/Graziano oppure Cordella/Del Giudice?
Io non simpatizzavo ne per l’uno ne per l’altro. Io ero a conoscenza che i commissari di Forza Italia sul territorio erano : Luciano Zimarra, Nino Graziano ed Antonio Orza. Per me i riferimenti sul territorio erano loro. Poi successivamente c’è stata la nomina di Enzo Cordella del PDL. In realtà questa cosa comunque non è chiara, perché ancora oggi il PDL non è nato. Quindi Enzo Cordella è stato nominato prima che nascesse il PDL. Una volta che Cordella aveva ricevuto la nomina, i commissari di Forza Italia avrebbero dovuto ricevere una comunicazione in merito. In realtà è stata fatta un po’ di confusione. Per amore della verità a chiarire il tutto c’è stato il manifesto del PDL provinciale di Napoli, che affisso sul territorio comunale, conferma portavoce o commissario del PDL Enzo Cordella. Adesso non ci resta che prendere atto di questo.
Ci confessa quali sono i suoi modelli di imprenditore e di politico?
La mia e’ una azienda agroalimentare … non riesco ad individuare una persona; politicamente, il mio leader è Berlusconi.
Ha suscitato scalpore la notizia secondo la quale, lei abbia aderito al PDL… ci racconta un po’ di retroscena?
Retroscena non ce ne sono. Io avevo aderito all’UDEUR di Clemente Mastella. Dal momento che abbiamo assistito quasi alla scomparsa dell’UDEUR, mi son ritrovato a fare una scelta politica e mi sono sentito più vicino al PDL che non al PD.
Secondo lei, Mastella manca alla politica o la politica manca a Mastella?
E’ Mastella che manca alla politica.
Quindi lei pensa che ci sia bisogno di Mastella?
Mastella è stato un leader di un partito. Nella politica, un uomo d’esperienza come lui non va escluso.
Sei mesi (7 Giugno) e si andrà alle elezioni dopo la “cura” commissariale … come giudica questo periodo transitorio ?
Tragico! I commissari ci sono quando viene a mancare la politica locale. E’ un fatto negativo al cento per cento.
E’ già cominciata la “tribuna elettorale” lei è pronto?
Sempre! Sono stato sempre pronto!
Cordella-Del Giudice / Coppola-Argento-Albamonte( Pellegrino) / Civico34 … i cittadini devono attendersi anche una eventuale lista, diciamo pure la solita, Rega Tullio-Sorvillo Santolo?
Sicuramente!
Ma cosa la lega così saldamente all’ex consigliere Sorvillo Santolo? In una battuta potremmo dire : l’oro rosso…. Ma c’è qualcosa di più per la quale alle elezioni siete sempre uno l’ombra dell’altro?
Perché c’è un’intesa amministrativa. Ci capiamo quando c’è da affrontare delle problematiche del paese. Sorvillo è anche lui un veterano della politica locale, è un ottimo amministratore. C’è un feeling tra noi per cui ci siamo sempre confrontati tranquillamente.
E’ la persona con cui meglio si trova a dialogare?
Si, sicuramente!
Striano mostra chiari segni di abbandono, sia strutturale che culturale … chi ritiene siano i maggiori responsabili? Lei che è sempre stato un protagonista della politica locale, ritiene di attribuirsi delle responsabilità?
Se dicessi di no, direi una bugia. Le responsabilità sono di chi ha amministrato, quindi anche le mie. Bisogna dire che prendendosi troppi impegni per amministrare, si trascura un po’ il territorio culturalmente. C’è stato sempre un distacco tra l’amministrare ed il contatto con le persone. Anche le associazioni si sono mosse a macchia di leopardo, per questo bisogna creare un momento di confronto e di dialogo nel tempo. In questo modo il paese sicuramente crescerà ’ culturalmente e ci saranno risultati migliori sotto questo aspetto.
Quale delle amministrazioni di cui ha fatto parte, ritiene abbia fatto meglio per il paese?
Onestamente devo dire che chi ha fatto meglio è stata l’amministrazione Boccia. C’era un gruppo abbastanza compatto. Abbiamo risolto dei problemi di bilancio, di cui anche la dott.ssa Angela Sosto ha parlato. Un intervento importante è stato il contenzioso con l’acquedotto di Torre Annunziata. Personalmente ho condotto la trattativa risolvendo in modo brillante la vicenda a vantaggio del comune. In quegli otto anni, si è lavorato tanto. Anche l’amministrazione Del Giudice ha avuto dei meriti, ma la figura del sindaco si è vista un po’ meno, rispetto alla dott.ssa Elisa Boccia. Elisa Boccia era più visibile, più attiva nell’affrontare i problemi del paese, mentre Antonio Del Giudice e’ stato più di facciata, perché chi effettivamente operava sul territorio era la giunta.
La possibilità che Sorvillo Santolo voglia candidarsi, come si vocifera, alla carica di sindaco, che reazione suscita in lei?
Nessuna reazione. E’ una persona in cui rivedo le mie idee. Ovviamente non sono il solo a decidere. Ci sarà un gruppo di persone che sceglieranno il candidato sindaco. Se Sorvillo ha fatto il vicesindaco, perché non potrebbe essere sindaco?
Secondo lei si arriverà alle prossime elezioni con tutte liste civiche?
Secondo me si.
I partiti non incideranno sulla costituzione delle liste civiche?
Non credo. Il paese e’ piccolo e quindi sono gli uomini che fanno i partiti e non i partiti che fanno gli uomini.
Perché allora questa rincorsa, da parte di PDL e PD locali a stabilire la propria identità?
Non a caso io non ho fatto questa corsa. Me ne sono stato tranquillo, beato e buono, perché già so che non si riusciranno a costituire delle liste di partito. So che queste difficoltà sono presenti nel PDL di cui faccio parte, ma anche per il PD la situazione e’ la stessa. Questa situazione la si deve anche all’amministrazione Pellegrino che ha portato un’ulteriore frazionamento della politica sul territorio. Molti veti, molti odi, molti rancori. Questo non lascia ben sperare per il futuro.
Perché lei fino ad ora è stato alla finestra?
Anche noi ci organizzeremo nel prossimo futuro. Era il momento dei partiti e quindi è giusto che questi si siano organizzati. Non era il caso di partire dopo l’estate. Adesso i tempi sono maturi e ribadisco che nel prossimo futuro noi cercheremo di organizzarci al meglio.
Ma per “noi” chi intende: Santolo Sorvillo e Tullio Rega?
No. Per noi intendo il movimento politico popolare che rappresentiamo. Noi non vogliamo essere i soliti circoli politico culturali. Faccio e facciamo politica sul territorio, quindi nasceremo come movimento politico.
Come giudica la costituzione delle potenziali liste elettorali?
Come è stata, è sotto gli occhi di tutti. Io mi batterò per formare un team. Se non riuscirò in questo mio intento, Tullio Rega farà una sorpresa : si ritira dalla scena politica, questo è sicuro! Mi batterò per formare una squadra; se ci riesco sono anch’io in gioco, o come consigliere o all’esterno o da candidato sindaco. Vorrei raggiungere quest’obbiettivo insieme ad altre persone, appartenenti alla società civile presente sul territorio.
Quindi non con gli amici del PDL, Cordella e Del Giudice?
Non ci penso proprio! Non esiste proprio una cosa del genere!
Nonostante lei faccia parte dello stesso schieramento politico?
Questo non vuol dir nulla! Noi dobbiamo amministrare il paese, la nostra piccola comunità. Striano è un paese piccolo e ci conosciamo tutti. Io penso che una persona come agisce nella vita privata, nel colloquiare con le persone del territorio, così agisce quando va ad amministrare. Visto che ci conosciamo tutti, cercherò di mettere insieme tutte quelle persone con cui è possibile dialogare e confrontarsi.
E’ palese ed opportuna una interazione tra politica ed imprenditoria locale; quali benefici ne trae il paese?
Chi è imprenditore sa dialogare con le persone e quindi dispone di un bagaglio di esperienza da mettere poi in pratica in politica. L’importante è teneri divisi i due ruoli. Il dialogo tra politica ed imprenditoria, c’è e ci sarà. L’imprenditoria è il motore dell’economia presente sul territorio.
Sono più di vent’anni che fa politica a Striano. anche lei ha il virus della politica come l’ex sindaco Del Giudice … si sente politicamente indispensabile per questo paese. Ci dice tre buoni motivi per cui i cittadini dovrebbero votarla?
Io non ho nessun virus e mi auguro di non averne mai, ho solo la passione per la politica. Io dico che in politica bisogna avere due doti: l’umiltà e la coerenza amministrativa. In venti anni non ho mai abbandonato il gruppo di appartenenza per passare dall’ opposizione alla maggioranza ne dalla maggioranza all’opposizione. I cittadini osservano queste cose. Una sola volta mi sono trovata in contrasto, in maggioranza, con Elisa Boccia, sul tema dei rifiuti, diedi le dimissioni da consigliere comunale e subentrò haimè Fortunato Boccia, il guerriero; ma è necessario anche il suo contributo per mantenere tutti un po’ in agitazione. Sono una persona umile e disponibile che ha operato bene per il paese. Durante il mio assessorato sono state fatte cose importanti per Striano. Una di queste è stato il PRG che è stato redatto dal commissario quando io ero assessore; a dir il vero non condivisi quel PRG infatti votai contro quel tipo di piano. Penso però che sia importante che Striano abbia un PRG. La speranza è che la prossima amministrazione rediga un nuovo piano PUC che tenga conto delle esigenze del territorio.
La torre:
Io non vorrei buttare giù nessuno perché torri a Striano non ce ne sono, ma mi presto a questo gioco.
Il cav. Pellegrino o Antonio Del Giudice?
Del Giudice
Putin o Bush?
Vorrei entrambi, ma dovendo scegliere scelgo Bush perché è un guerrafondaio.
I suoi amici : Antonio Buglione o Felice Marciano?
Non potrei buttare nessuno dei due giù , sono due intimi amici quindi o tutti e tre su o tutti e tre giù..
L’arch. Aristide Rendina o il dott. Antonio Castaldo?
Castaldo, ma ci vorrebbe una torre alta, perché ci potrebbe essere il rischio che si salvi.
Il prof. Francesco Rendina o l’ing. Antonio Pagano?
L’ingegnere Pagano.
De Mita o Mastella?
Mastella
Il Giornale o La Repubblica?
Il Giornale
Daniele Luttazzi o Marco Travaglio?
Luttazzi
Pelati o Passato?
Passata
MPA o Lega Nord
Lega Nord.
Vincenzo Coppola, il Cav. Pellegrino, lo stesso arch. Rendina, hanno avuto parole di apprezzamento nei suoi confronti … ritiene che queste siano lusinghe di circostanza, in vista delle prossime elezioni, oppure c’è dell’altro?
Sono tre amici e non ho nessuna difficoltà, nessun problema a dialogare con tutti e tre. Biagio Pellegrino ha avuto parole di apprezzamento nei miei confronti perché probabilmente ha constatato il modo in cui noi abbiamo fatto opposizione in consiglio comunale ed anche dagli atti che ha potuto visionare al comune, ha avuto modo di capire che abbiamo lavorato tanto ed i risultati si stanno vedendo adesso.
A proposito di elezioni : alle ultime amministrative, si è vociferato che l’ultima notte, prima della presentazione delle liste civiche, si è tentata una fusione tra la lista civica da lei capeggiata e quella del sindaco uscente Antonio Del Giudice.
Non c’è stato nessun tentativo; anche il cav. Biagio Pellegrino ha più volte ribadito che eravamo in due contro di lui, ma non era assolutamente vero, perché eravamo tre liste con tre idee diverse e tre programmi diversi. Non c’è stata nessuna riunione di notte anche perché io non l’avrei mai accettata una cosa del genere. So che qualcuno non a me vicino, ma simpatizzante che mi ha votato ha fatto questo tipo di discorso con l’altra lista, che ha fatto bene a non accettare. Ne sarebbe andata di mezzo la nostra reputazione visto che avremmo preso in giro i cittadini.
Nel suo discorso di fine anno, il Presidente Giorgio Napolitano, ha dichiarato che la politica ha necessità di indossare un nuovo costume … Personalmente non ho inteso pienamente il messaggio : la politica o meglio i politici, devono nascondersi sotto altre vesti oppure c’è necessità di un cambiamento?
Da quello che ho capito, intendeva che si deve cambiare. Credo che sia giusto che sia così, che si dia inizio ad un processo di cambiamento.
Il cambiamento a Striano può essere rappresentato dalla nascita di nuove associazioni sia politiche che culturali?
Perchè no? Tutti i movimenti politici e culturali che nascono sono fatti sempre importanti e positivi.
La dott.ssa Elisa Boccia dopo due mandati da sindaco ha lasciato la politica attiva:secondo lei è giusto lasciare o la politica è …per sempre
Se si è appassionati la politica può essere anche per sempre. La scelta di Elisa Boccia è legata a vari motivi: sia perchè era reduce da due mandati, sia perché ha avuto la fortuna di essere madre di una splendida bambina e quindi si sta godendo la famiglia, la figlia e il lavoro a scuola che aveva un po’ abbandonato. Ritengo comunque che sia stata un ottimo amministratore, anche se nella ultima tornata elettorale credo abbia votato il cav. Biagio Pellegrino, visto che ha partecipato al corteo dopo la vittoria elettorale.
A distanza di tempo ed all’insegna della trasparenza che immagino debba contraddistinguere le prossime vicende politiche locali e non solo, è possibile adesso svelare perché l’ex sindaco ha attinto dall’opposizione persone, professionisti, per costituire la giunta tecnica?
E’ inutile nasconderlo, oggi possiamo dirlo. Il cav. Pellegrino ne ha parlato con me. Non c’era nessun tipo di accordo nascosto. Ci siamo incontrati tra un caffè e l’altro ed abbiamo discusso del momento che attraversava il paese. Essendo io una persona seria e responsabile, ho tenuto conto di un problema serio, che molti forse hanno dimenticato : il problema del finanziamento della zona industriale. L’amministrazione Pellegrino, ha fatto trascorrere un anno dalla fine delle elezioni senza affrontare questa problematica con il rischio di perdere il finanziamento. Hanno pensato soltanto a litigare tra di loro; in dodici mesi, sono stati cambiati tredici assessori e questo la dice lunga sull’operato dell’amministrazione Pellegrino. Si è arrivati così a maggio duemilaotto senza che il progetto per l’area industriale fosse approvato. Quindi a maggio ci fu la crisi e non essendoci la giunta comunale si correva il rischio di perdere i finanziamenti; per questo motivo abbiamo fornito l’appoggio esterno alla giunta tecnica.
Perché ha deciso di togliere il suo sostegno a Pellegrino, dopo che una candidata della sua lista è stata nominata assessore , è un po’ colpa anche sua se ci becchiamo i commissari?
No, non mi ritengo responsabile. Noi avevamo garantito l’appoggio a Pellegrino soltanto se avesse avuto il coraggio di nominare una giunta completamente esterna. Pellegrino è stato coraggioso e siamo così andati avanti a discutere delle problematiche legate alla zona industriale, al campo sportivo, agli alloggi della 219, l’istituto alberghiero. Le persone le ha individuate lui, io non ho mai fatto il nome di Adriana Cordella perché era nella mia lista.
Quindi è un caso?
Non è un caso, assolutamene, ma lui ha cercato di prendere delle persone candidate in varie liste, con una maggiore professionalità. In quell’occasione Adriana Cordella ci tenne, in modo gentile e rispettoso, a fare un passaggio con me relativamente al suo coinvolgimento ed io non potei che assecondare specificando che non esisteva un connubio tra la sua nomina e l’appoggio esterno.
Ma poi perchè ha deciso di togliere il “sostegno”?
Pe rché c’è stato un episodio per cui son rimasto male. Dopo che è stata nominata la giunta tecnica c’è stato un consiglio comunale in cui è stato approvato il bilancio e sono state affrontate altre problematiche attinenti al territorio. Nel momento in cui io e Sorvillo, come gruppo, visto che Maccarone era passato alla maggioranza, avevamo concesso l’appoggio esterno, in consiglio comunale ho preannunciato i voti favorevoli anche sul bilancio essendo questo la vita del paese ed ancor di più perchè Adriana Cordella risultava essere proprio l’assessore al bilancio, quindi sarebbe stato contraddittorio votare contro. A seguito di questa nostra presa di coscienza, chiesi che nei successivi consigli comunali ci fosse stata data la possibilità di parlare e discutere del bilancio sia col presidente del consiglio che con il sindaco, visto che si era proceduto in fretta e furia. Il sindaco a questa nostra richiesta rispose precisando le nostre differenti identità, che noi rappresentavamo l’opposizione e loro la maggioranza e non era possibile cambiare i ruoli. Anche il consigliere Salvatore Gaito intervenne per sottolineare maggiormente quanto precedentemente dichiarato dal sindaco sgombrando il campo da ogni eventuale crisi; a lui si aggiunse anche l’intervento di Enzo Coppola, che fece il solito giuramento di fedeltà al sindaco, invitandoci a seguire strade differenti vista la nostra differente posizione in consiglio comunale, così come avevano precisato in precedenza sia Pellegrino che Gaito. Io e Sorvillo votammo comunque favorevolmente i punti all’ordine del giorno anche facendoci una magra figura rispetto a chi ci aveva sostenuto, ma avendo assunto un impegno, intendevamo portarlo avanti. Dopo questo episodio, a dir il vero ci siamo un po’ raffreddati rispetto alle possibilità di dialogo. Una volta constatata l’ennesima crisi, che aveva visto allontanarsi dalla maggioranza Coppola ed Annunziata, abbiamo preso atto che non c’erano più i presupposti per portare avanti la scorsa amministrazione.
Lei ha fatto riferimento agli alloggi della 219; la dott.ssa Sosto nell’incontro che ha tenuto con noi, ha ipotizzato una vendita dell’intero plesso per poi, con i proventi, realizzare dell’altro per il paese. Lei di che idea è?
Io e Sorvillo abbiamo fatto una cosa fondamentale ed importante, che è stata quella di assorbirli a patrimonio comunale, visto che prima l’intero comparto era gestito da consorzio CORECO. Gli stessi tecnici nominati dalla giunta Pellegrino, hanno definito quegli alloggi non adeguabili, quindi come è possibile venderli se non è possibile metterli a norma? Bisognerebbe prima metterli a norma e poi venderli. Io invece vedo in quell’area un progetto di riqualificazione urbana, un abbattimento ed una ricostruzione dell’intero comparto. Per me la vendita e’ impraticabile. Ovviamente l’intervento che prevedo dovrebbe tenere presente le esigenze presenti sul territorio, quindi prevedere un progetto di riqualificazione urbana ed una parte degli alloggi assegnarli ai giovani.
Nella nostro ultimo incontro, la dott.ssa Sosto ha affermato che “a Striano esistono tanti falsi poveri.” Anche per questo sarebbe difficile assegnare gli alloggi. Come si sente di commentare questa affermazione?
La condivido. Noi facendo gli amministratori ci siamo trovati al cospetto di documenti che erano in netto contrasto con la realtà. Effettivamente Angela ha centrato l’obiettivo. Aggiustare questi alloggi per poi farne una distribuzione sul territorio costituirebbe un caos. Io immagino l’abbattimento dell’intero comparto, e che l’ente committente, cioè il comune, attraverso un concorso di idee, desse vita ad una scuola elementare, che andrebbe a risolvere i disagi quotidiani della popolazione scolastica, un comando vigili urbani, degli uffici comunali di cui c’è necessità, ma come precisai nel faccia a faccia dell’ultima campagna elettorale, destinare venti alloggi ai giovani che non hanno casa. Per i tempi ed i modi poi si vedrà.
Il commissario sta preparando una serie di gare tra cui anche quella della RSU , che da una attenta lettura non tiene conto di quanto finora realizzato ne tantomeno delle energie profuse da persone locali che compongono la cooperativa, senza poi pensare al danno erariale dovuto al mancato utilizzo dei mezzi. Quale è la sua idea?
E’ nettamente sbagliato! Io faccio appello anche agli altri gruppi: che prendessero atto della situazione! I commissari si sono insediati sul comune e stanno affrontando tutto quello che rientra nelle loro competenze, ma devono tener conto comunque di quella che è la politica locale. Prima di fare questo tipo di bando, dovevano almeno parlarne con la parte politica presente sul territorio. Noi abbiamo dei mezzi ed una cooperativa e bisogna continuare ad utilizzare quei mezzi e quella cooperativa, perché sicuramente ci sarà un danno erariale e se si prospetta questo, sarò il primo a denunciare alla Corte dei Conti questo spreco di denaro pubblico e poi ne pagheranno le conseguenze i commissari. Io mi attiverò, insieme agli altri politici presenti sul territorio per fare un incontro affinchè desistano da questo tipo di lavoro che stanno portando avanti.
Ma i tempi sono ristretti, non trova?
I tempi sono ristretti, ma di solito nei bandi di gara delle amministrazioni pubbliche ci si lascia sempre la facoltà di annullarli. L’invito che facciamo è di annullare questo tipo di bando ed aspettare la nuova amministrazione. I commissari, essendo il loro un periodo molto limitato nel tempo, devono svolgere la normale amministrazione; non devono fare queste scelte che hanno bisogno di essere condivise con tutte le forze politiche presenti sul territorio. Questo tipo di gara non va bene!
I servizi erogati da un ente comunale secondo lei devono rimanere pubblici o affidati ai privati?
Ritengo che alcuni servizi devono restare comunali ma alcuni servizi, tipo lo spazzamento, la raccolta differenziata, possono essere gestiti dall’esterno, perchè migliorano il servizio, ottenendo un risparmio economico. Io ho un’idea anche sul servizio cimiteriale : anche quel servizio si puo’ dare all’esterno, ma sempre in ambito locale, attraverso delle cooperative o società miste. Non per niente, da quando è nata la cooperativa per la RSU, che io ho sempre sponsorizzato e non mi vergogno di dirlo, abbiamo migliorato il servizio.
Parliamo di politica estera : di assoluta attualità la crisi israelo-palestinese … di queste ore la notizia di un’ imminente attacco di terra da parte israeliana; quale è la sua idea in merito?
Quello palestinese è un popolo che ha le sue ragioni storiche note a tutti ; ci vuole uno sforzo di politica internazionale affinchè si metta fine a questa guerra tra israeliani e palestinesi. Il popolo palestinese essendo un popolo musulmano è un po’ più reazionario, quindi penso che Israele attaccando non percorra la strada migliore. Il dialogo deve vincere sempre sui conflitti. Io penso che con il coinvolgimento di tutti i paesi interessati, di tutti i governi del mondo, si ci debba sedere ad un tavolo ed una volta e per sempre farli ragionare. Se si assecondano i palestinesi, che avanzano delle richieste anche legittime si pone fine all’esodo dei Kamikaze che portano sofferenza agli israeliani colpendoli all’insaputa in modo vigliacco ed inaudito. Io penso che con le elezioni di Obama, che reputo un buon moderato e con l’elezione alla presidenza di turno della commissione europea che andrà all’amico Berlusconi, si possa essere ottimisti. Non si può vivere in un mondo globalizzato con queste tensioni perenni.
Se parliamo di politica interna, invece, nell’agenda del governo sono posti in evidenza, federalismo e riforma della giustizia. In merito a quest’altre vicende, lei cosa ne pensa? Ci illustri la sua idea da imprenditore e da politico.
Sul federalismo sono d’accordissimo, perché noi al sud siamo stati sempre un popolo viziato dall’assistenzialismo ed è ora che se abbiamo, e li abbiamo, i cosiddetti attributi, li cacciamo. Ovviamente il governo deve fornirci le dovute opportunità per far si che il sud abbia tutte le potenzialità per poter emergere. Con il federalismo finisce un po’ l’assistenzialismo che dal nord viene al sud; quindi è una sorta di avvertimento: ci si invita a rimboccarci le maniche perchè di finanziamenti dal nord non ne verranno più..
Quindi lei ritiene questo stato di cose al sud, frutto della volontà delle persone che ci vivono o queste stesse persone risultano essere in balia di problemi più grandi di loro, tipo la criminalità? Lasciare le persone alla mercè dei loro problemi, non sarebbe peggio?
No! Il federalismo in pratica restringe un po’ i finanziamenti e bisogna rimboccarsi le maniche, non a caso ci vogliono i supporti governativi. Ognuno si riempie la bocca quando si parla del sud, ma lo si dice e non si mette mai in pratica. Se invece approvato il federalismo, si creano le infrastrutture fondamentali sul territorio ci può essere un rilancio. Bisogna infrastrutturale il sud ed una volta e per sempre debellare al criminalità; molte volte gli imprenditori sono stati accusati di non denunciare, ma bisogna dire che quando lo hanno fatto, poi si sono ritrovati isolati e questa è un’amara realtà. Per quanto riguarda invece la riforma della giustizia, bisogna dire che i processi sono molto lunghi, le persone talvolta vengono ingiustamente condannate vivendo un calvario sia personale che familiare e dopo anni, vedi il caso Tortora, qualcuno prima di morire viene a conoscenza della sua innocenza. Una riforma della giustizia ci vuole, ma deve avvenire attraverso il confronto tra tutte le forze politiche e le categorie degli avvocati e dei magistrati.
Dalla riforma della giustizia passa anche la limitazione delle intercettazioni per chi commette reati nelle pubbliche amministrazioni che prevedano una pena inferiore ai dieci anni …
Sulle intercettazioni, a differenza di quanto ne pensi il mio partito, io la penso diversamente, perché le ritengo uno strumento valido ed importante per scoprire i malaffari di tutti. Quello che non condivido è l’uso mediatico che ne viene fatto. Sarebbe bene inserire nel codice penale, delle pene severe per chi commette questo tipo di abusi o reati. Le intercettazioni rappresentano uno strumento valido che va portato avanti, non in questo modo ma nel rispetto della privacy.
Come giudica, invece la riforma scolastica?
Credo che la Gelmini sia sulla strada giusta. Quando ero bambino, andavo a casa ed avevo come riferimento mio padre, mentre quando andavo a scuola avevo come riferimento il professore Pumpo. I bambini oggi, è vero che sono più maturi, hanno conoscenze informatiche, ma avere tre o quattro professori significa non avere un punto di riferimento. Poi bisogna dire che ci sono degli atenei in cui ci sono degli sprechi enormi visto che in alcune facoltà ci sono cinque o sei iscritti. Penso che a lungo termine la riforma dia dei buoni risultati.
Lei che ha possibilità economiche, prevede per i suoi figli l’accesso alle scuole ed università private?
Pubbliche. Non ho mai condiviso le scuole private; i miei figli hanno sempre frequentato le scuole pubbliche e frequenteranno sempre scuole pubbliche. Pur potendomi permettere di iscrivere i miei figli a scuole private, ho le mie due figlie che frequentano università pubbliche. Non si può pensare a studenti di serie A e d serie B.
L’area PIP costituisce una opportunità di rilancio per il territorio … la TAV altrettanto … Striano è pronta ad affrontare questa incredibile opportunità?
Noi abbiamo degli ottimi imprenditori presenti sul territorio che non hanno spazio dove potersi ampliare e dare il meglio di loro stessi con la loro attività o produzione. Dobbiamo ringraziare questi imprenditori che con sacrifici, difficoltà e sobbarcandosi anche l’onere di denunce da parte delle autorità giudiziarie a causa di abusi edilizi legati ad esigenze aziendali vanno avanti. Bisogna porre fine a questa piaga. Io comunque con il nuovo piano PUC ho un idea molto diversa : chi trova spazio nella zona industriale può collocarvisi, invece le industrie presenti sul territorio che sono all’esterno del paese devono svilupparsi lì dove sono, perchè non è semplice dislocare un’azienda visti gli ingenti sacrifici economici previsti. Con i tempi che corrono, le aziende non riuscirebbero a far fronte a queste spese. Quindi, per le nuove attività prevedere una collocazione all’interno della zona industriale, mentre per le aziende presenti sul territorio, penso all’ IDAV, a GERFRIO, a Ferrara che commercia pollame, a POLISTRIANO o altri che sono in periferia. Prendo anche ad esempio la SIDERCOM di mio fratello, realtà presente sul territorio, che pur essendo proprietario di un terreno confinante, agricolo, non ha potuto realizzare la sua idea di impresa a Striano, ma a Sarno dove ha impiegato anche tre dipendenti del posto. Per quanto riguarda l’agricoltura bisogna puntare a dei prodotti di nicchia, tipo il San Marzano DOP, visto che, avendo dei terreni molto frazionati, non è possibile praticare un’agricoltura espansiva. Io a proposito di DOP, con altri amici, stiamo creando un consorzio, per dare il giusto riconoscimento al cipollotto dell’agro nocerino sarnese, ed in questo modo valorizzare i prodotti della nostra terra, attraverso prodotti di qualità per un mercato specifico. Tornando al discorso della zona industriale, se fossimo stati noi gli attuali amministratori, ad oggi avremmo già assegnati i lotti, cosa che se non avverrà entro il duemiladieci, rischia di saltare perché decaderanno i vincoli! Decadendo i vincoli si dovrà effettuare nuovamente tutta la procedura burocratica e tecnica. L’amministrazione che si insedierà dovrà subito, nel modo più rapido assegnare i lotti. Visti i tempi brevi, bisogna agire velocemente. Per quanto riguarda la stazione Vesuvio Est che avremo sul territorio, è si un opportunità, ma Striano per l’ennesima volta, con il suo territorio, dà un contributo per la realizzazione di opere sovracomunali.
Quindi per lei risulta più uno sfregio al territorio che una opportunità?
Ho visto l’area che sarà interessata dalla stazione e devo dire che non è molto grande, mi sembra che sia limitata a trenta/quarantamila metri quadri di terreni. Io e Sorvillo abbiamo avuto degli incontri a Napoli ed abbiamo chiesto, visto che non c’era alternativa alla costruzione, di non estenderla particolarmente, perchè il territorio è già martorizzato ed è difficile gestirlo. Essendo piccola accettiamo questa stazione sperando che risulti un’opportunità per il paese. Sul progetto della stazione in se, c’è poco da ottenere, ma per quanto riguarda l’ infrastrutturazione del paese, può risultare una buona opportunità. Bisogna aprire bene gli occhi ed evitare che si commettano errori come nel passato, penso all’autostrada ad esempio la cui costruzione non ha portato nulla a Striano, ne un casello , ne posti di lavoro, ne nulla; l’unica cosa che ci ha lasciato è una barriera artificiale sul territorio. Vista la delicatezza delle questioni, a gestirle è bene che ci siano persone con esperienza.
Ci dica tre cose che rifarebbe e tre cose che non rifarebbe per Striano?
La zona PIP e’ una cosa che rifarei sicuramente, così come l’istituto alberghiero ed anche la scuola elementare di via risorgimento. Quello che non rifarei è di sicuro il passaggio alla GORI, perché in quella occasione si è andati un po’ di fretta. Forse sarebbe stato il caso di aspettare altro tempo, confrontarsi un po’ meglio. A volte gli amministratori vengono lasciati un po’ soli, ma anche noi talvolta isolandoci, ed è una nostra colpa, non diamo l’opportunità di poter dialogare. Anche la scelta di realizzare il comune, lì dov’è ora, è una scelta che non rifarei.
In sintesi …. Riassumendo gli aspetti politici del suo discorso, ciò che risulta chiaro è che lei esclude fermamente un confronto con gli esponenti del PDL locale in vista delle prossime amministrative?
Io mi voglio confrontare con tutti, ma dal momento in cui, da voci di popolo, si apprende che Antonio Del Giudice è già il prossimo candidato sindaco, non è possibile dialogare.
Quindi, visto che anche l’ex assessore e vicesindaco Enzo Coppola ha dichiarato la sua ferma volontà di essere anch’egli prossimo candidato sindaco o avrebbe rinunciato alla partecipazione alla prossima tornata elettorale … anche con lui non ci sono possibilità di confronto?
Io non metto questo veto! Io se amo il mio paese e le persone che ci vivono, non abbandono e me ne vado, ma cerco sempre di adeguarmi a quelle che sono le esigenze presenti sul territorio. Enzo Coppola ha deciso di candidarsi a sindaco perché vuole fare quest’esperienza, che la faccia pure e tanti auguri.
Ci dia un’anteprima … se non Coppola e non Del Giudice, resta il sindaco uscente Pellegrino; ritiene possibile un’intesa?
E’ un dialogo che si può intraprendere, perché e stato l’unico che non ha imposto la sua candidatura a sindaco. Io la penso allo stesso modo e lavorerò per la squadra. C’è il Civico34 che sembra voglia prendere un’altra strada; sono persone che conosco, squisite, brillanti che sicuramente potranno dare un contributo al paese, ma se si isolano non avranno i risultati sperati. Io al loro posto comincerei ad ottenere quello che vogliono un po’ alla volta, perchè con un colpo di mano non si buttano via i politici storici presenti sul territorio; non si ci riesce e inutile che si illudono i ragazzi! Un’altra anteprima è che sulle ceneri del gruppo di Forza Democratica, scioltosi da poco, nascerà un nuovo movimento.
Ma alcuni esponenti di Forza Democratica, adesso sono tesserati nel PD …
Questo non vuol dire nulla. Andrea Oreste, Nobile Serafino, Adriana Cordella, sono tesserati del PD ma non è detto che debbano seguire le indicazioni della sezione locale. All’interno del PD si vocifera che Enzo Coppola abbia fatto un connubio con Argento per spartirsi rispettivamente le cariche di sindaco e segretario; quando si dovrà affrontare il tema di Enzo Coppola come candidato sindaco, sono convinto che molti andranno via e lo stesso Coppola è cosciente di questo.
Lei ci descrive una situazione di contrasti interni nel PD…
Se si pensa che si sono tesserati : Salvatore Albamonte, Enzo Coppola, Ulrico Gravetti … a cosa serve mettersi tutti insieme dietro una tessera, quando poi le idee sono totalmente diverse? Prima o poi queste cose vengono fuori, si mette da parte la tessera ed escono fuori le varie personalità. Io ho aderito al PDL e non sono ancora tesserato, ma non condivido il modo in cui si sta muovendo il PDL a Striano, rappresentato da questo arroccamento con Antonio Del Giudice senza ne un confronto ne un dialogo. Ci tengo a ribadire che io e gli amici che faranno parte della mia stessa squadra, lavoreremo per assicurare ai cittadini un gruppo che sappia fornire serietà, compattezza, esperienza e capacità di saper gestire. Se non riuscirò a fare questo mi ritirerò dalla scena politica, almeno in questa fase, non parteciperò a questa campagna elettorale. Dovremo fare una lista, per vincere ma soprattutto per governare, perché Striano ha bisogno di un governo. Ci sono molte cose importanti da affrontare : la stazione dell’alta velocità , l’area industriale, i cento alloggi della 219 che sono appetibili a molte persone, ma quello è un patrimonio degli strianesi e tale deve rimanere.
Lei ci sta denunciando un rischio?
Probabilmente si! C’e’ qualcuno che ha in mente di accaparrarsi i cento alloggi e non gestirli a favore della collettività ma per interessi personali; questo va assolutamente evitato. Tornando ai contatti con altri esponenti posso dire che Biagio Pellegrino mi sta corteggiando …
O è lei che corteggia il cav. Biagio Pellegrino?
Assolutamente no! E’ lui che mi sta corteggiando; ci siamo visti, ci vediamo e ci siamo dati appuntamento a dopo le festività natalizie. Se lui ha gli stessi miei intenti, sicuramente faremo qualcosa insieme, altrimenti ognuno andrà per la sua strada.
In conclusione ritiene di dover aggiungere altro a quanto ci siamo detti?
E’ stata una piacevole chiacchierata. Voglio comunque fare un appello ai cittadini sperando che non si facciano influenzare dalla chiacchiere di paese, che vogliono far apparire Tullio Rega e Santolo Sorvillo, chissà quali persone; le persone bisogna contattarle, averci a che fare e poi dare il proprio giudizio. In venti anni ho dato molto di personale al paese trascurando anche la mia famiglia, cosa anche questa che mi viene rimproverata dalle mie figlie. Dico ai cittadini di fare attenzione e di votare liberamente non guardando soltanto alla figura del candidato sindaco ma alll’intera lista, dando fiducia alle persone ritenute compatibili tra di loro. Non siamo dei mostri, ma persone normali come tanti altri; questa volta non bisogna sbagliare a votare, perché io ritengo che alle ultime elezioni si sia sbagliato a votare, perchè i cittadini sapevano, erano a conoscenza di chi fossero i vari personaggi all’interno della lista di Pellegrino Biagio. Nell’ultimo comizio da me tenuto, dichiarai che se la lista di Biagio Pellegrino avesse vinto, non sarebbe durata più di tre mesi; alla fine ho avuto ragione. Ad oggi l’amministrazione Pellegrino ha fallito e quindi anche lui politicamente; quindi io non vedrei un Biagio Pellegrino bis, non lo vedrei in questo momento. Oggi le persone che danno un giudizio tra Biagio Pellegrino e Antonio Del Giudice danno maggiore credito a quest’ultimo, ma io come ha detto anche Angela Sosto, tra Biagio Pellegrino, Antonio Del Giudice ed Elisa Boccia, dico Elisa Boccia, anche se alle ultime elezioni immagino non mi abbia votato.
Per la prima volta mi capita di aggiungere un’ulteriore domanda, a seguito della chiusura conclusiva che lasciamo alla persona che incontriamo. Lei ha invitato gli strianesi a votare liberamente. Secondo lei cos’è il voto libero?
Per voto libero intendo un voto senza condizionamenti ne familiari e ne di promesse di posti di lavoro, perché il sottoscritto non ha promesso nessun posto di lavoro; chi ha promesso i posti di lavoro lo sappiamo tutti ed è inutile ribadirlo in questa occasione. Capisco pure che viviamo in un momento di difficoltà maggiore rispetto al duemilasette, perchè la crisi ci attanaglierà fino a giugno, e le persone che hanno un marito o un figlio che non lavora, ovviamente si attaccano alla speranza, ma illudere una persona che già vive di speranza, è la cosa più brutta che possa esistere. Io non ho mai promesso ad una persona qualcosa che non posso fare, invece c’è chi carpisce queste persone, promette e poi viene meno. Io conosco una persona che vive in condizioni di salute precarie ed ha ricevuto promesse da un esponente politico di grosso rilievo sul territorio, non faccio nomi, ma forse è chiaro a chi mi riferisco, promesse che non sono mai state mantenute ed adesso questa persona vorrebbe vendicarsi a morte. Invito tutti a non farsi condizionare da falsi posti di lavoro. I posti di lavoro vanno prima creati e poi messi a disposizione di chi ha necessità. Deve finire questa consuetudine che vede il cittadino recarsi dal politico per chiedere il posto di lavoro, ma dobbiamo creare le condizioni affinchè il cittadino si rechi direttamente presso l’industria per ottenere un posto di lavoro. I cittadini devono votare così come sono: spiriti liberi.
Intervista realizzata sabato 3 gennaio 2008 presso gli uffici della Strianese Conserve srl in via Palma a Striano.