Intervista realizzata 2 novembre 2008
Questa intervista, come lei saprà, sarà pubblicata sul web, dove tutto il mondo potrà leggere delle sue affermazioni, sarebbe il caso che lei si presentasse a tutti coloro che consulteranno le pagine di strianomavero.it. Ci descrive rapidamente quella che e’ la sua vita lavorativa e quella che e’ stata la sua escalation politica?Enzo Coppola – Per quanto riguarda la vita politica posso dire di essere stato sempre vicino alle fasce deboli della popolazione, anche per il fatto che nel mio lavoro mi occupo del sociale e vivo in prima persona quelli che sono i problemi delle fasce deboli: debbo dire che negli ultimi anni si e’ incrementato il bisogno di stare vicino alla persone che hanno bisogno di consigli e soprattutto di essere guidate rispetto alle loro esigenze. Per quanto riguarda la vita politica, posso dire di essere stato sempre umile, inoltre ci tengo a premettere, in apertura di questa chiacchierata, che in politica ci sono più delusioni e dolori, che gioie; io ho cercato di fare sempre del bene e di assolvere a quei compiti per cui sono stato delegato dai cittadini di Striano a ruolo di amministratore. E’ da molti anni che faccio questo mestiere, se così possiamo definirlo; durante questi anni ho cercato sempre di confrontarmi cercando sempre di prestare attenzione alle esigenze degli strianesi, mettendoci grande passione, grande orgoglio e piacere. Attraverso il nostro operato abbiamo avuto sempre dei risultati e questi non e’ possibile ottenerli se non si ha la capacità e la voglia di fare qualcosa di concreto per il paese.
S – Ha avuto modo di leggere l’intervista concessaci dal cav. Pellegrino?Cosa l’ha colpita di più ?
EC – Non voglio commentare l’intervista dell’ex sindaco, perché nel momento in cui mi sono candidato con lui pensavo che fosse il massimo, anche perché Biagio Pellegrino è stato ed è un grande imprenditore, ma una cosa è fare l’imprenditore, altro è fare l’amministratore o il politico di un piccolo paese come il nostro. Grande stima come imprenditore, ma come politico, onestamente, ritengo che non sia “cosa sua”, anche perché nelle ultime elezioni i cittadini mi hanno dato un ruolo attraverso un grande suffragio ed è questo che Biagio Pellegrino non ha capito. Chiariamo che: con l’amministrazione Pellegrino abbiamo realizzato un’ampia maggioranza ed è grazie a questa che oggi Striano può beneficiare dei lavori per l’arredo urbano e dei lavori per la nascita dell’istituto alberghiero. Io non ho fatto altro che proseguire delle iniziative della precedente amministrazione, garantendo, anche attraverso delle pratiche burocratiche per ottenere i fondi dalla provincia, a cui erano stati erroneamente consegnati, che tali progetti fossero realizzati.
S – In una recente intervista si e’ definito l’unico vero politico ancora in auge a Striano. Cosa l’ha spinta ad eleggersi tale?
EC – Non voglio ergermi ad unico politico del paese, ma sono in politica da circa trent’anni e posso dire che insieme ad altre persone che si occupano di politica a Striano abbiamo ottenuto dei risultati. Onestamente posso dire che a Striano ci sono diverse persone con cui si può discutere e dialogare di politica.
S – Mister 538 voti. Ormai, dopo il clamoroso consenso che ha ottenuto, e’ questo l’appellativo con cui la si identifica. L’ha stanca quest’etichetta?
EC – Sono fiero ed orgoglioso dei 538 voti e so benissimo che mi hanno pesato e mi peseranno; volevo fare tanto per chi mi ha votato e per tutta la comunità; Striano ha bisogno di persone che pensano più al benessere del paese che alla caccia all’uomo.
S – Cosa intende per caccia all’uomo?
EC – Mi riferisco agli inciuci che si scatenano nei confronti delle persone, perché a Striano si crea, nei confronti di chi riesce ad ottenere grossi risultati, un atteggiamento di gelosia, di invidia e tali atteggiamenti non fanno bene a nessuno. Sarebbe bene mettere da parte certi modi di agire e fare in modo che tra candidati ci sia solo una sana competizione politica.
S – Prima del responso dell’urna, immaginava un tale plebiscito?
EC – Assolutamente no! Sarei stato una persona senza coscienza se avessi pensato di avere un consenso simile, ma la gente che contattavo, rispondeva bene. Sono del parere che nella politica se si riesce a stare vicino alle persone fornendo delle risposte giuste ed oneste i risultati si ottengono.
S – Lei ha sempre manifestato il suo interesse per le politiche sociali, al punto che in campagna elettorale ha esplicitamente dichiarato: ‘’ …Il riscatto e la crescita di un paese avviene attraverso le politiche sociali, questo deve essere un punto cardine della prossima amministrazione…’’ , questo e’ quanto ha dichiarato, lasciando presagire un suo interessamento diretto a tali tematiche, ma poi, nella spartizione delle poltrone, ad elezioni ultimate, si e’ accomodato sulla poltrona più ambita, quella dell’assessorato ai lavori pubblici. Come dire : “ piatto ricco mi ci ficco”?
EC – Questa domanda richiede un doppio salto indietro. Nel 2002, con l’amministrazione Del Giudice mi occupai delle politiche sociali perché era lì che bisognava intervenire. Premetto che nessun assessore ha mai voluto le politiche sociali e che, nel momento in cui ho rilevato io questo incarico, non vi era assolutamente niente a Striano, infatti negli scantinati del centro sociale vi era circa mezzo metro d’acqua. Non esisteva una struttura che potesse rispondere alle esigenze della città di Striano; mi sono rimboccato le maniche e ne ho fatto il fiore all’occhiello dell’Ambito9. Prima abbiamo sistemato i locali e poi con la 328 in Ambito9, abbiamo portato a Striano dei servizi che in altri comuni attendono ancora da anni. Nel momento in cui mi sono candidato alle ultime elezioni con Biagio Pellegrino, io non ho voluto scegliere le politiche sociali perché ormai avevo già messo in atto un Centro che doveva essere soltanto gestito e per il quale si erano esauriti tutti gli interventi da apportare. La mia scelta dei lavori pubblici è stata anche per dimostrare che un politico può confrontarsi con più tematiche. Sapendo che a Striano, per i lavori pubblici, c’era bisogno di una “mano politica”, ed io in questo potevo dare grossi risultati, ho scelto tale settore perché c’era una serie di interventi da portare a termine, tipo: la 219, il centro socio-sanitario, ecc. ; era mia intenzione anche di trasferire il distretto dell’ASL qui a Striano e questo avrebbe potuto creare un indotto economico rilevante per il paese.
S – Quindi i maggiori interessi economici erano nell’ambito dei lavori pubblici?
EC – Non parlerei di interessi maggiori, ma era lì che volevo esprimermi per dimostrare agli altri che Enzo Coppola si poteva anche interessare dei lavori pubblici o di altri assessorati e non soltanto delle politiche sociali.
S – Resta il fatto che lei ha promesso ai suoi 538 elettori un impegno nel sociale, magari per questo raccogliendo tanti consensi e poi ha scelto l’assessorato ai lavori pubblici.
EC – Assolutamente. L’obbiettivo di partenza era quello di lavorare come squadra, squadra che non e’ mai esistita, quindi può essere che abbia commesso un grosso errore ad occuparmi dei lavori pubblici ed a non occuparmi ancora delle politiche sociali.
S –La scorsa campagna elettorale, è stata una delle più ‘’accalorate’’ che si siano mai tenute a Striano; purtroppo in qualche circostanza è degenerata in accuse o denunce di bassissimo profilo. Come ricorda quella bagarre?
EC – Ormai siamo avvezzi a questi attacchi indiscriminati che alla fine si commentano da soli. Credo che la scorsa campagna elettorale sia stata molto faticosa e, subito dopo la sua conclusione, addirittura denigratoria; si sono verificate cose inimmaginabili in altri paesi . Il dopo voto lo posso definire ancora oggi, traumatico. Spero proprio che per le prossime elezioni si cambi registro.
S – Nonostante gli innumerevoli colpi bassi, lei e’ stato il più eletto. Quanto e’ stato duro conquistare tali consensi? Insomma, quante promesse ha dovuto fare?
EC – Dobbiamo smontare questo modo di pensare, dobbiamo essere chiari rispetto a questa cosa. Le promesse in campagna elettorale, vengono fatte da tutti; può essere che i cittadini di Striano, al sottoscritto hanno creduto di più . Tutti hanno fatto delle promesse, l’importante però è che non ci sia mai un tornaconto personale.
S – Quindi l’importante e’ che non ci sia un voto di scambio?
EC – Assolutamente. Io spesso ho fatto promesse, a volte sono riuscito a mantenerle, altre volte no, anche perché non sono un industriale e non avendo un azienda alle spalle….quindi tutto quello che faccio è solo nell’interesse dei giovani e della comunità in genere.
S – E’ vero che ha ricevuto minacce per non aver mantenuto le tante promesse della campagna elettorale?
EC – Assolutamente no. Io non ho mai fatto promesse, ho solo detto: “ potete disporre di me”.
S – Vuole rispondere alle accuse mosse nei suoi confronti dall’ex sindaco Pellegrino? E’ stato accusato di aver fatto pressioni, minacciando le dimissioni da vicesindaco, per inserire uno dei suoi figli in qualità di presidente di un seggio elettorale?
EC – Sono accuse di basso profilo che offendono soltanto l’intelligenza del sottoscritto. Voglio però chiarire questa cosa. Ho quattro figli maschi che non hanno mai fatto gli scrutatori, pur avendo modo di inserirli ad assolvere tali mansioni. Mio figlio Antonio, prossimo medico, amico del presidente del seggio elettorale, Rosario Casillo, venne al comune a comunicarmi che lo stesso Casillo avrebbe avuto piacere a nominarlo presidente del seggio, nel caso lui avesse dovuto rifiutare l’incarico. Io, da vicesindaco, chiamai il cavaliere, che non era a Striano a causa di impegni di lavoro, per informarlo della cosa, anche se io, in qualità di vicesindaco, avrei potuto insediare mio figlio senza consultare nessuno. Il cavaliere mi rispose che mi avrebbe chiamato per mettermi a conoscenza delle sue intenzioni rispetto a quanto da me richiesto. Non ebbi nessuna risposta in merito. Anche il segretario comunale mi aveva comunicato che la cosa non poteva farsi perchè la nomina del presidente è soggetta a determinate regole, ma anche lui si sbagliava, perchè nello stesso seggio elettorale, il sindaco o chi ne fa le veci, può incaricare un giovane che è presente. Io comunque per evitare polemiche, informai la segretaria che mio figlio non era più interessato alla cosa e che non se ne sarebbe fatto più nulla. Il posto a cui ambiva mio figlio fu però ricoperto da un assessore ed è stato questo che ha scatenato in me la volontà di presentare le dimissioni, le quali non scaturivano solo dal fatto che io, in assenza del sindaco, non avevo potuto assolvere le mie funzioni di vicesindaco, ma anche per smuovere uno stato di cose che non avevano i connotati della democrazia.
S – Perchè tanti contrasti e riappacificamenti, quest’ultimi anche attraverso manifesti, tra lei e l’ex sindaco Pellegrino?
EC – La questione e’ molto complessa. Qualcuno vociferava per il paese che io non andavo d’accordo con nessuno, visto che ho presentato le mie dimissioni con il sindaco Del Giudice, poi con Biagio Pellegrino; io stesso mi stavo convincendo di questa cosa, ma per dimostrare che era il contrario, feci ricorso ad un manifesto, con il quale esprimevo la mia piena fiducia a Pellegrino . Sottolineo, che quel manifesto fu concordato con lo stesso Pellegrino e che tutto, successivamente, doveva rientrare in una certa posizione. In politica bisogna anche subire mortificazioni pur di raggiungere degli obbiettivi per fare effettivamente qualcosa per il paese.
S – Perché è così difficile proporre un ricambio generazionale nella politica locale?
EC – Io sono per il ricambio generazionale, ma fatto in un determinato modo, cioè un ricambio generazionale che possa coinvolgere qualcuno che abbia esperienza nel campo. Cioè un ricambio graduale.
S – Come giudica la nascita di un nuovo movimento politico-culturale, quale il civico 34?
EC – Io sono stato sempre favorevole a questi movimenti, che ben vengano, però non devono nascere a ridosso delle elezioni. Conosco i componenti di questo nuovo movimento civico e ricordo che qualcuno di loro ha già fatto politica impegnandosi in prima persona. Ritengo i componenti di questo movimento, persone di altissima fiducia ed anche giovani preparati.
S – Lei ormai si e’ presentato alle elezioni con qualsiasi esponente politico di Striano, sia esso di sinistra o di destra. Ma un politico vero, come lei si definisce, non dovrebbe dimostrare coerenza anche tenendo fede alla propria ideologia politica, quindi non lasciarsi tentare dalla conquista del potere ad ogni costo?
EC – Io avrei il desiderio di fare un’ultima battaglia con un simbolo di partito, perché è da un po’ di anni a questa parte che si ci aggrega in queste liste civiche che racchiudono ideologie diverse, spesso motivo di scontri intestini. La cosa che mi spaventa è: questi giovani che si vogliono affacciare alla politica, quale sezione di partito hanno frequentato?
S – Quindi lei sta ribadendo l’importanza di una identità politica. A maggior ragione, come ha potuto lei, uomo da sempre di centro sinistra che si candida ad essere rappresentante del PD, candidarsi alle scorse elezioni con uno schieramento, seppur lista civica, ma di centro-destra?
EC – La domanda viene posta a me, ma se guardiamo nelle altre liste si e’ verificata la stessa cosa. Noi a Striano adesso abbiamo creato una sezione del PD, vedremo se ci sono possibilità effettive di seguire una linea ben definita, oppure ognuno seguirà la strada a lui più confacente.
S – Visto che ormai ha tentato ogni tipo di coalizione, a prescindere dal colore politico, dobbiamo aspettarci anche un ammiccamento al nuovo gruppo, civico34, che si sta proponendo come l’alternativa sul territorio?
EC – Certo che si. Io conosco benissimo questi giovani che ritengo della maggior parte di centro sinistra, quindi credo che si possa avere un dialogo tranquillo.
S – Con un aggettivo, come definisce le seguenti persone:
1) Biagio Pellegrino
Imprenditore valido
2) Roberto Saviano
Grosso personaggio che ha tirato fuori quello che effettivamente e’ il male di tutta la Campania, ma penso anche di tutta l’Italia.
3) B. Obama
Grosso politico
4) Bettino Craxi
Grande
5) Walter Veltroni
Idem
6) Vincenzo Cordella
Deve fare ancora un poco di esperienza
7) Silvio Berlusconi
Grande imprenditore
8) George Bush
Imprenditore anche lui
9) Mariastella Gelmini
Credo si debba ravvedere un poco sulla scuola, perché ho l’impressione che di questo passo a scuola ci andrà soltanto chi ha i soldi.
10) Bill Gates
Anche lui grande imprenditore
S – Beghe continue all’interno dei maggiori partiti presenti a Striano. Nella sede del PD la presenza delle forze dell’ordine per delle diatribe dovute al tesseramento… gli esponenti del PDL che si contendono lo scettro lanciandosi accuse ed insulti? E’ questa la politica a cui dovranno rivolgersi i cittadini per risolvere le problematiche di Striano?
EC – Oggi la politica e’ fatta di incontri e di scontri. I carabinieri nella sede del PD non sono intervenuti a seguito di una nostra chiamata, anche perché non esistevano i presupposti perché intervenissero, visto che non e’ successo assolutamente nulla.
S – I maggiori partiti a Striano si presentano in questo modo ai prossimi elettori. Che idea ha?
EC – Io posso parlare del mio partito. Il nostro è un partito nato da poco, a cui noi come socialisti abbiamo aderito con pazienza ed umiltà . Grazie ad un gruppo di noi si sono tenute le primarie, abbiamo preso una sezione decente e come primo impatto abbiamo tenuto il tesseramento, durante il quale, non nego che sia volata qualche parola grossa, ma perché persone di destra si sono presentate per ricevere la tessera. Questo mi ha dato tremendamente fastidio; per quale obbiettivo, per quale fine si è cercato di tesserare persone di destra, questo a me è sconosciuto, ma lo scopriremo molto presto.
S – Lei ha radici nel partito socialista e si candida ad essere il primo rappresentante nel paese del PD. Un altro papabile e’ il prof. Antonio Argento, che vanta una maggiore identità politica in linea con il PD, visto che la sua storia politica recente e’ legata ai DS. Come considera questo dualismo?
EC – Conosco bene Antonio Argento, non solo perché adesso siamo nello stesso partito, ma anche perché siamo stati contemporaneamente assessori. E’ una persona con cui si può ragionare, è una persona a modo, una persona intelligente ed in virtù di ciò credo che potremo convivere benissimo.
S – Chi la spunterà tra voi due?
EC – Abbiamo istituito un partito, per il quale ci accingiamo a costituire un direttivo ed a nominare un segretario. In una discussione ampia, si troverà anche il nome di chi sarà il prossimo candidato a sindaco, fermo restante, e lo dico con tranquillità , che io voglio essere il candidato sindaco alle prossime elezioni.
S – Perché ha questa ambizione particolare?
EC – Perché ho sempre portato l’acqua ed adesso non voglio portarla più per nessuno.
S – Di fronte a cosa farebbe un passo indietro?
EC – A niente! Io con apparentamenti o senza, farò il candidato sindaco, perché c’è un grosso gruppo di giovani che mi segue e che sono pronti a candidarsi.
S – Quindi lei ha già le idee ben chiare su cosa proporre per le prossime elezioni a Striano?
EC – Si io voglio essere il candidato a sindaco, anche per ciò che andrò a fare.S – In che senso?EC – Sistemare la macchina comunale, fare le piccole cose, perché per le grandi cose ci vuole il tempo dovuto, e stare vicino alla gente, sia agli imprenditori che alle fasce deboli, perché oggi le famiglie sono in grossa difficoltà visto che non arrivano alla fine del mese.
S – Con tutti i tagli che il governo centrale sta applicando verso il comuni, lei pensa che il comune potrà intervenire contribuendo a favore delle famiglie bisognose?
EC – Non il comune. Bisogna creare i presupposti, bisogna creare ricchezza.
S – Se lei parla di ricchezza, allora bisogna parlare di Alta Velocità , di zona industriale, ecc. cioè di grandi interventi e non di piccoli interventi come lei ha dichiarato prima. Non trova?
EC – Diciamo che bisogna tenere il paese in una grande pulizia ed un rigoroso controllo della salute pubblica. Dobbiamo garantire il controllo del territorio grazie alle forze dell’ordine, che già oggi mostrano costantemente la loro professionalità ed il loro impegno esemplare. Voglio precisare che la 219, l’istituto alberghiero, l’istituzione di un centro socio-sanitario sono degli interventi importantissimi, ma soprattutto la zona industriale costituirà il volano per rilanciare il nostro paese, anche grazie all’impegno dell’ufficio tecnico che oggi fornisce un servizio di altissimo livello. Infatti e’ encomiabile l’interazione che attualmente esiste tra il commissario e i componenti dell’ufficio tecnico per rispettare alcune scadenze. Con tutti questi interventi io credo si possano risolvere i problemi della disoccupazione a Striano.
Il gioco della torre…chi butta giù?
– Sacconi o Brunetta?
Sacconi
– Fini o Bossi ?
Tutti e due
– Napolitano o Scalfaro?
Scalfaro
– Antonio Argento o Aristide Rendina?
Aristide Rendina
– Cav. Pellegrino o Ing. Antonio Pagano?
Tutti e due
– Veltroni o Craxi?
Veltroni
S – Questa cosa ci stupisce leggermente, ci consente di aprire una parentesi? Lei conferma che ambisce ad essere il prossimo candidato a sindaco del PD?
EC – Si certo, ma non posso rinnegare le mie radici; preciso che faccio parte di alleanza riformista confluita nel PD e la mia identità di riformista non può essere intaccata.
– Bassolino o D’Alema?
D’Alema
– Tullio Rega o Antonio Del Giudice ( ex sindaco )
Antonio Del Giudice
S – Quale ritiene sia l’ intervento prioritario di cui necessita Striano?
EC – La zona industriale e l’istituto alberghiero, perché lì si può creare un indotto lavorativo.
S – Quindi l’attenzione alle problematiche occupazionali prima di tutto?
EC – Assolutamente il lavoro.
S – Spesso viene strumentalizzato il problema del lavoro, soprattutto qui’ al sud. E’ facile ricevere consensi quando si promettono posti di lavoro. Chi promette più lavoro, vince le elezioni. Quella che risulta essere un’esigenza per molti, diviene un’arma nelle mani della politica?
EC – Una volta forse si. Adesso i giovani non si fanno più abbindolare da queste promesse, che al momento possono essere fatte con grande aspettativa anche da parte del politico. Oggi il giovane è intelligente ed il politico non può rivolgersi al giovane promettendogli il posto di lavoro, ma il politico può presentare il suo programma e le sue intenzioni. I giovani devono esprimere il loro consenso rispetto al programma che ritengono più valido.
S – E’ giusto andare a strappare il voto fin dentro le mura domestiche oppure si ci dovrebbe fermare alla competizione che si tiene nei dibattiti pubblici?
EC – L’uno e l’altro sono metodi da perseguire.
S – Nella nostra ultima intervista, la dott.ssa Caterina Coppola, ha voluto rivolgere un pensiero di solidarietà verso tutti quei giovani che hanno lasciato e stanno lasciando Striano, per trovare delle gratificazioni altrove. Come giudica quest’esodo? Arrivando ad un eccesso con una leggera vena ironica, la politica potrebbe non avere più persone a cui rivolgere le proprie promesse.
EC – Questo fenomeno riguarda un po’ tutto la nazione e non solo il nostro paese. Mi ripeto; a prescindere da chi andrà vincere le elezioni, ci dovrà essere un unico obbiettivo per tutti, cioè creare posti di lavoro. Questo lo si può ritenere un obbiettivo di sopravvivenza. Spero che si possa giungere ad un accordo comune per poter portare avanti un determinato progetto.
S – Abbiamo provato ad informarci su quante persone, vicine alla sua famiglia, grazie a lei, hanno avuto la possibilità di trovare un impiego, seppur temporaneo, al centro sociale a Striano. Abbiamo riscontrato un atteggiamento omertoso… anche chi sa, non ha ritenuto opportuno illuminarci in tal senso. Ad onor del vero, vuole essere lei a fornirci questo dato? Inoltre secondo lei, perché le persone a cui ci siamo rivolti hanno preferito non esprimersi?
EC – Perché queste persone a cui vi siete rivolti per avere queste informazioni, abbiano preferito non rispondere, credo che dobbiate chiederlo a loro. Quando mi sono occupato delle politiche sociali, abbiamo portato a Striano un centro socio educativo ed un centro abuso. In quest’ultimo inserii una mia nuora perché , a quei tempi mio figlio non aveva lavoro, quindi ritenni opportuno far entrare mia nuora nonostante non fosse un impiego a tempo indeterminato. Nel momento in cui mio figlio ha trovato lavoro, mia nuora non è stata più impiegata in quella struttura e ciò è bene sottolinearlo. Oltre ai centri precedentemente citati, grazie al mio impegno è stato istituito un centro antidroga ambito da altri comuni. Con questi tre servizi, istituiti a cavallo degli anni duemiladue/duemilaquattro abbiamo creato una serie di iniziative lavorative per persone qualificate in queste materie. Se fosse stato per me avrei fatto lavorare tutti.
S – Roberto Saviano, un giovane, va via dall’Italia. Non può più vivere la sua dimensione, perché braccato! Vuole esprimersi in merito a questa triste conclusione?
EC – E’ proprio il caso di parlare di triste conclusione, ma credo che il governo farà di tutto e di più per trattenere questo giovane che e’ un baluardo per tutti noi; un giovane che ha avuto il coraggio di scoprire il coperchio di un pentolone, denunciando le cattiverie di determinate persone di determinate zone, i cui atteggiamenti non fanno altro che screditare l’intera regione.
S – La criminalità e la politica. Spesso, quando candidati ottengono un ingente numero di consensi, si pensa che dietro ci siano dei poteri, non tanto occulti, che incidono particolarmente sull’espressione del voto. Che idea ha in merito?
EC – Io credo che non ci siano intrecci. Sono cose che non mi riguardano e mai il politico deve avere contatti con personaggi camorristici.
S – Da politico cosa rifarebbe e cosa non rifarebbe?
EC – – Posso dire cosa non rifarei: non mi ricandiderei con Biagio Pellegrino.
S – Se invece dovesse scegliere tra i seguenti esponenti politici con quale candidarsi, chi sceglierebbe tra: Tullio Rega, Antonio Del Giudice, Antonio Pagano?
EC – Onestamente non sceglierei nessuno dei tre, ma forse con Rega potrei condividere un’esperienza politica, fermo restante che io sia il candidato sindaco.
S – Come al solito lasciamo al nostro intervistato la possibilità di chiudere la chiacchierata esprimendo un suo pensiero in merito ad un tema a piacimento o magari effettuando qualche precisazione. Vuole aggiungere altro?
EC – Credo che abbiamo toccato temi importanti riguardanti Striano. Questa sarà l’ultima battaglia politica che affronterò . Mi candiderò a sindaco e se dovessi perdere mi godrò il paese ma non mi occuperò più di politica. Ogni volta che ho affrontato una campagna elettorale ho sempre ottenuto risultati e sono certo che sarà così anche questa volta.
S – A proposito di risultati: chi vince stasera tra Milan e Napoli?
EC – Io spero il Napoli.
‘A seggiulella è stata ospite di casa Coppola il 2 novembre 2008